Scuola: sette ragazzi su dieci hanno il debito formativo

Occorrono dunque lezioni extra per due milioni di studenti ma mancano i fondi, e il tempo necessario per seguire tutti gli studenti affinchè recuperino le insufficienze, portando comunque a termine le normali attività didattiche. Questi dati non sorprendono e non dovrebbero sorprendere se si pensa che l\'anno scorso la metà degli studenti è stata bocciata o promossa con debito formativo. Inoltre bisogna tener conto che le valutazioni relative alla fine del primo quadrimestre, con scadenza 31 gennaio, sono sempre più basse. Ma ciò nonostante i presidi delle varie scuole devono affrettarsi ad organizzare i corsi, poichè secondo la novità di quest\'anno, gli studenti che a giugno non raggiungeranno la sufficienza, non potranno essere promossi con il debito ma dovranno restare nel cosiddetto limbo con la sospensione del giudizio. Giudizio, che giungerà reale e concreto soltanto alla fine di agosto, quando gli studenti verranno sottoposti ad un esame finale sulla base delle lezioni aggiuntive frequentate.
Un provvedimento questo nuovo che unisce tutti, alunni, professori e genitori; un\'unico gruppo compatto e concorde che si prepara a scendere in piazza contro Fioroni. Gli studenti sono già scesi in piazza per far sentire la loro proposta, ora è la volta degli insegnanti. Questi ultimi avanzano mille perplessità sulla questione, in relazione alle ferie a rischio, alla stabilità degli organi e alla effettiva efficacia dei corsi di sole 15 ore. Infatti la maggior parte degli studenti che riporta il debito alla fine dell\'anno è quella carente nel metodo di studio. Dunque gli insegnanti si interrogano su come questi corsi possano essere loro d\'aiuto. Ed ancora chi ha più di una insufficienza, con sole 15 ore di corso, come può riuscire a recuperare il lavoro di un anno scolastico intero? Questa, come tante altre domande, fa parte delle mille perplessità che in questo periodo assillano i docenti.
Non va poi trascurato il costo eccessivo che richiede organizzare corsi efficaci di questo tipo per tutti gli studenti, come ha sottolineato Wolfango Pirelli, della FlcCgil. O come, invece, ribadisce Angela Nava del Coordinamento genitori democratici, le ore settimanali sono poche e per un numero eccessivo di studenti; quindi non possono garantire loro il recupero del debito. Ma quello che risulta certo, al contrario, è che perderanno così le vacanze estive, e che le famiglie dovranno coprire lezioni private costose. In conclusione, bisognerà trovare una soluzione più realizzabile e più efficacie, adatta a tutti e in minor tempo possibile per garantire agli studenti il recupero del debito formativo concretamente.
