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Ministero della salute: pillola gratis contro l\'aborto

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contraccettivi
E\' stato presentato venerdì 7 marzo a Roma, in occasione del Centenario dell\'8 marzo, il rapporto della Commissione salute donne del Ministero guidato da Livia Turco.

La nuova proposta prevede la distribuzione gratuita della pillola contraccettiva, per prevenire gli aborti. Nel documento si parla anche di spirale e diaframma gratis per le donne, con basso reddito, che vanno ai consultori. Inoltre si ribadisce il fatto che la pillola del giorno dopo va somministrata al pronto soccorso, applicando il codice verde. Come poteva essere prevedibile, la proposta sel Ministero della salute ha diviso l\'Italia tra sostenitori e oppositori.

I ginecologi si sono schierati a favore del provvedimento. Come sottolinea Giovanni Monni, il Presidente dell\'Aogoi, l\'associazione degli ostetrici e ginecologi ospedalieri, che vorrebbe venissero approvate tutte. Sulla stessa linea di pensiero Massimo Moscarini, il Presidente dell\'Augui, l\'associazione che raggruppa i ginecologi universitari, ecceto riguardo il codice verde per la pillola del giorno dopo: \"giusta la scelta di pillola e spirale gratis, mentre è esagerato il codice verde per la pillola del giorno dopo\". Le stesse perplessità le esprime Giacomo Milillo, segretario della Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale.

Al contrario Isabella Bertolini, vice-presidente dei deputati di Forza Italia, non approva la distribuzione gratuita della pillola. Infatti, secondo la stessa, questo provvedimeto impedisce una sana eresponsabile maturazione sessuale. Ed aggiunge: \"bisogna aiutare le giovani donne a vivere una sessualità piena, che non vuole dire uso sfrenato e consumo del proprio corpo, senza alcun freno inibitore\".

E, mentre divampa il dibattito tra sostenitori e oppositori della proposta, in Lombardia Formigoni lancia un progetto a sostegno della vita. Tale progetto ha un costo di 5 milioni di euro e prevede aiuti alla madre negli ultimi sei mesi di gravidanza e per il primo anno di vita del bambino. I soldi vanno destinati alle associazioni che presenteranno progetti a favore delle donne in difficoltà, che rischiano di abortire per ragioni economiche. Da tutto ciò ne scaturisce una nuova polemica su intenzioni reali e intenzioni fittizzie, finalizzate alla vittoria elettorale.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






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