SEI IN > VIVERE ITALIA > CRONANCA

Gravina: arresti domiciliari per Filippo Pappalardi

2' di lettura 3002

Filippo Pappalardi, dopo numerosi rinvii da parte del giudice, ieri pomeriggio ha lasciato il carcere di Velletri per tornare nella sua abitazione a Gravina in Puglia.

L\'uomo, che ha così ottenuto gli arresti domiciliari, è tornato a casa accolto dagli applausi delle circa 500 persone che lo attendevano sotto casa. E\' stato un ingresso rapido quello del padre dei due fratellini trovati morti in una cisterna. Il giudice Giulia Romanazzi del tribunale di Bari, ha accettato la richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa del padre di Ciccio e Tore, in carcere dal 27 novembre 2007.

Il giudice considera cadute le accuse di omicidio, di sequestro di persona e occultamento di cadavere mosse dalla Procura nei confronti di Filippo Pappalardi, mentre \"la nuova ipotesi di reato\", scrive il gip nel provvedimento di 32 pagine, \"si basa sul fatto che fu Filippo Pappalardi ad avvistare per l\'ultima volta Ciccio e Tore la sera della loro scomparsa. Ma i bambini, verosimilmente, per sottrarsi alla consueta aggressività paterna e a una prevedibile consequenziale punizione, avrebbero istintivamente preferito la fuga\".

Una fuga terminta con la casuale caduta dei bambini in quella cisterna, ma lontano dagli occhi del padre che li aveva precedentemente persi di vista in quella via vicino la piazzetta in cui era stato visto dai testimoni. Ed ancora secondo il gip, \"non valeva la pena per una bravata da ragazzini mettere a repentaglio la propria reputazione di buon padre di famiglia e rischiare la perdita dell\'agognata potestà genitoriale in via esclusiva\". Per questo, Pappalardi quella sera tardò nel dare l\'allarme alla polizia dopo la scomparsa di Ciccio e Tore e successivamente fornì dichiarazioni false agli investigatori.

La decisione del gip arriva cinque giorni dopo l\'interrogatorio in cui l\'uomo ha ribadito con forza fino alle lacrime la propria innocenza; ora lo stesso genitore per decisione del gip, non può allontanarsi dalla propria abitazione nè avere contatti con persone esterne, ovvero fuori da familiari, difensori e sanitari.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






logoEV