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Boom di iscritti agli istituti professionali

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chimico
Dai primi dati forniti dal Ministero, relativi alle iscrizioni del nuovo anno scolastico, risultano calate le richieste per i licei e, di conseguenza, aumentate quelle per gli istituti professionali.

Il 57% dei ragazzi, infatti, ha presentato la richiesta d\'iscrizione per gli istituti tecnici, fermando così il boom dei licei, che per un decennio hanno avuto il sopravvento. Questo, naturalmente, è solo un primo dato provvisorio fornito dallo stesso Ministero della Pubblica Istruzione ma che colpisce e fa riflettere sulla condizione culturale del nostro paese.

Dunque, il dato viene accolto come una buona notizia poichè interrompe il lungo periodo di crisi dell\'istruzione tecnica italiana, che poi influiva notevolmente sul mondo del lavoro, relativo alla mancanza di addetti specialisti nelle aziende, e all\'economia. Per rilanciare questa istruzione, pochi giorni fa, è stato presentato il piano di riforma tecnica e professionale.

Si tratta dell\'impianto culturale e curriculare degli istituti e prevede una riduzione della frammentazione degli indirizzi. Infatti dagli attuali 315 nei tecnici si passerà a 10 soli indirizzi, e dai 35 dei professionali si arriverà a soli 9 indirizzi. Inoltre, verranno definiti vari livelli di conoscenza e di competenza che corrispondono ai diversi titoli dei diplomi possibili da conseguire, e che consentiranno l\'accesso al mondo del lavoro e dell\'università.

E queste qualifiche professionali saranno definite sulla base di un accodo tra Stato e Regioni, per garantire la valenza del diploma a livello nazionale e europeo. Ed ancora verrà valorizzata l\'autonomia scolastica per rendere maggiormente indipendenti gli alunni, garantendo così loro una buona base da cui partire successivamente nel mondo del lavoro.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






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