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Olimpiadi: il CONI non pensa al boicottaggio

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olimpiadi Amnesty
\"Il Cio ha confermato che il percorso della fiaccola è sotto osservazione ma questa idea di rinuncia non ha proseliti\" ha dichiarato il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi.

Dopo i drammatici scontri tra monaci tibetani e forze di polizia cinesi il mondo sportivo torna a interrogarsi se boicottare o meno le olimpiadi di Pechino. Ma, nonostante i numerosi appelli, lo sport continua a credere che non andare non sia la scelta più giusta.

Tra le organizzazioni contrarie al boicottaggio anche l\'Unione italiana sport per tutti (Uisp). \"Gli sportivi non sono né insensibili né immobili di fronte alla situazione in Tibet - dice il presidente Filippo Fossati - dove le autorità cinesi stanno reprimendo nel sangue la protesta. Ma il boicottaggio delle olimpiadi non servirebbe, anzi sarebbe controproducente\".


Daniela Santanchè, candidata premier de La Destra ha annunciato che 8 atleti italiani sono pronti a boicottare i giochi. Subito ha replicato Raffaele Pagnozzi, capodelegazione dell\'Italia ai Giochi: \"Sono sorpreso. Non ho motivo di mettere in dubbio le sue parole, ma noi al Coni non abbiamo elementi al riguardo\".

Pietro Mennea e l’ex ct del volley Julio Velasco hanno invece dichiarato: \"L’errore fondamentale è stato commesso nell’assegnare i giochi a una nazione certo emergente, potenza economica, ma certamente non da oggi nella lista nera dei paesi dove i diritti umani sono per così dire ridotti, la pena di morte è largamente utilizzata, le persecuzioni anche religiose diffuse\".



di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto






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