SEI IN > VIVERE ITALIA > ATTUALITà

Istat: in Italia aumenta la paura della criminalità

1' di lettura 2761

italia
Da quanto emerso dai Dati Istat in Italia il numero di omicidi si sta progressivamente riducendo: dal 2000 ad oggi si è passati da 13,1 a 10,3 per milione di abitanti. Ma in ogni caso aumenta la paura della criminalità.

Il rapporto presentato dall’Istat è di notevole conforto per il numero concreto di omicidi commessi ma, al contrario, i dati riguardanti la paura di criminalità non sono così incoraggianti. Infatti, più della metà degli italiani, vale a dire il 58,7% dei cittadini, è preoccupato dal fattore criminalità.

Seguono, poi, la disoccupazione per il 70,1% degli italiani e la povertà che negli ultimi anni ha aumentato la propria importanza, passando dal 17,0% del 2000 al 29.4% di oggi con un incremento di 12,4 punti percentuali. Però, nonostante i dati confortanti dell’Istat, che collocano l’Italia al di sotto della media europea per omicidi commessi, presentino l’Italia come uno dei Paesi più sicuri, gli italiani non vivono sereni.

L’Italia, la cui maggioranza di omicidi è registrata nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, e in minore modo in Basilicata, è all’ottava posizione, nel contesto europeo, dopo Austria, Lussemburgo, Svezia, Germania, Malta, Slovenia e Repubblica Ceca.

Tuttavia, anche le regioni con il maggiore tasso di criminalità presentano lo stesso identico andamento decrescente che si osserva a livello nazionale. Questo lascia intuire che la riduzione degli omicidi è strettamente legata alla diminuzione degli omicidi di criminalità organizzata, registrata nel Sud Italia e nelle Isole.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






logoEV