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Ictus cerebrale: sempre più giovani colpiti

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associazione alice italia onlus
Dal 13 al 18 maggio, Alice Italia Onlus - l’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale- con il patrocinio del Ministero della Salute, promuoverà la Settimana Nazionale contro l’Ictus cerebrale, che negli ultimi anni sta colpendo sempre di più i giovani.

La Settimana terminerà il 18 maggio con la IX edizione della Giornata Nazionale di Lotta all’Ictus cerebrale, iniziative nate, appunto, per informare e sensibilizzare le istituzioni politiche europee e la popolazione italiana su questa terribile malattia.

In Italia circa 900.000 persone hanno avuto un ictus e, ogni anno, ad esse se ne aggiungono altre 200.000 di cui 70.000 muoiono entro il primo anno, mentre di quelle che sopravvivono, 50.000 restano con un’invalidità grave, vale a dire, non sono più autosufficienti.

E quello che spaventa maggiormente, anzi, che dovrebbe spaventare e far riflettere è che al contrario di quanto si possa pensare l’Ictus non è una malattia esclusiva degli anziani. Infatti, negli ultimi anni si sta assistendo ad un allarmante aumento dei casi di Ictus giovanile, che colpisce persone di età inferiore ai 50 anni, il che corrisponde al 5,5% dei casi.

Congiuntamente all’invecchiamento generale, nei giovani influisce molto l’uso di droghe “eccitanti”, sostanze che frequentemente causano Ictus cerebrali. Inoltre i giovani stentano a comprendere che seguire sani stili di vita, previene la maggior parte delle malattie vascolari.

Così, la Campagna della Federazione Alice Italia Onlus vuole informare i cittadini, mettendo loro a disposizione medici e volontari che nei maggiori ospedali e nelle piazze forniranno materiale illustrativo e consigli, e a quanti vorranno svolgeranno una visita gratuita di prevenzione.

In molti casi, infatti, il ritardo nel riconoscere i sintomi di esordio della malattia (paralisi o formicolio al viso, visione annebbiata, difficoltà nel linguaggio e vertigini) è tra le principali cause del mancato accesso alle terapie. Dunque, bisogna prestare attenzione ad ogni sintomo e, nel caso, chiamare immediatamente il 118 senza sottovalutare la questione.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






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