SEI IN > VIVERE ITALIA > ATTUALITà

Sanità: il morbillo invade l\'Italia, è pericolo epidemia

2' di lettura 3409

morbillo
In Italia è nuovamente allarme morbillo: più di mille casi nei primi quattro mesi dell’anno. La situazione più grave si registra in Piemonte con 635 casi accertati, e il pericolo di una nuova epidemia ha messo in allarme il Ministro della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità.

Nuova possibilità di epidemia da morbillo perché era già avvenuta, in forma peggiore, nel 2002/2003. A partire da quel momento, le autorità sanitarie italiane e l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) decisero di impegnarsi maggiormente nei piani di vaccinazione con l’obiettivo di arrivare alla totale scomparsa della malattia. Obiettivo prefissato prima per il 2007 ma non essendo stato possibile è ora posto come termine massimo per la realizzazione il 2010.

Questo perché, secondo le rilevazioni dell’Istituto Superiore della Sanità, il piano di vaccinazione ha dato i suoi effetti, riducendo bruscamente le infezioni, passate a dodici mila nel 2003 e ancora meno nel 2005 (215). Infatti, i casi verificatesi riguardano in grande misura i ragazzi in età adolescenziale che non sono mai stati vaccinati.

Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbilli virus, famiglia dei Paramixovidae. E’ una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini di età compresa tra uno e tre anni, per cui viene detta infantile. Si trasmette solo nell’uomo, ecco spiegato il motivo per il quale i malati vengono isolati nel periodo di contagio.

Il morbillo non ha sintomi gravi, i primi sono simili a quelli del raffreddore (tosse secca, naso che cola e congiuntivite), poi compare la febbre che diventa sempre più alta. Successivamente compaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca e dopo tre- quattro giorni appare un’eruzione cutanea di punti rosso vivo su tutto il corpo.

L’eruzione dura dai quattro ai sette giorni mentre la malattia dura tra i dieci e i venti giorni. Una volta contratto, però, il morbillo offre un’immunità teoricamente definitiva, che durerà per tutta la vita. Le complicazioni sono relativamente rare anche se questa malattia infettiva è pur sempre responsabile di un numero compreso tra i trenta e i cento morti ogni cento mila persone colpite.

L’epidemia è ciclica e si manifesta ogni tre o quattro anni: infatti, nel 2002/2003 la malattia si diffuse in maniera devastante, colpendo sessanta mila persone, di cui più di quarantaquattro bambini, e causando la morte di otto persone infette. Ora, la situazione è meno grave della precedente, tuttavia non bisogna farsi cogliere alla sprovvista e sapere, quindi, riconoscere i sintomi in tempo.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






logoEV