SEI IN > VIVERE ITALIA > CRONANCA

Cogne: confermata la condanna a 16 anni di carcere per la Franzoni

2' di lettura 3291

anna maria franzoni
La Cassazione ha confermato la condanna a 16 anni di carcere per Anna Maria Franzoni, ritenendola responsabile dell’omicidio del figlio Samuele, avvenuto il 30 gennaio 2002 nella loro villetta di Cogne.

Dopo circa quattro ore di camera di consiglio, i giudici della Suprema Corte hanno confermato la condanna a 16 anni come richiesto dal sostituto procuratore generale. La Franzoni, che non era presente in aula ma attendeva il verdetto in un rifugio segreto con la famiglia, dovrà quindi tornare in carcere. E, a tal proposito, un’amica della Franzoni che l’ha sentita al telefono ha detto: “Anna Maria sperava nella giustizia; sperava che questa volta i giudici ci ripensassero. Invece….”.

La condanna è giunta dopo che il Pm ha esaminato ogni punto dei rilievi illustrati dai difensori della Franzoni con la dovuta attenzione ma senza riscontrare anomalie sulle sentenze precedenti. Infatti, le 177 pagine di ricorso presentate dagli avvocati ripercorrono tutte le sentenze di sei anni di processo, in ognuna delle quali, a loro parere, c’erano elementi sottovalutati o trascurati totalmente.

Il Pm ha dunque esposto l’accusa: “L’aggressore ha operato inginocchiato sul letto ed indossava il pigiama della Franzoni. Ha ucciso con un mestolo o un pentolino di rame, elemento di cui si è trovata traccia sul capo del bambino. E’ con umana sofferenza ma con giuridica certezza, che chiedo la conferma della condanna”.

Sentenza definitiva quella della Cassazione che ha, però, deluso le aspettative dei difensori di Anna Maria Franzoni che hanno annunciato: “La battaglia non finisce qui”. Continuando: “Speravamo molto in un esito differente ma la battaglia non finisce qui. Ci sono ancora strumenti giudiziari che possiamo utilizzare nel corso del procedimento Cogne- bis (per calunnia e frode processuale contro l’imputata, i consulenti e l’avvocato Taormina) sarà possibile intervenire per la ricerca effettiva della verità”.

Altrettanto forte il commento alla sentenza espresso dallo stesso avvocato Taormina, ex legale dell’imputata, che ha detto: “Se ne va in carcere un’innocente. La prova della colpevolezza della Franzoni manca. Anna Maria è stata condannata solo perché non si è trovato un altro colpevole”.

Nel frattempo è spiccato l’ordine di cattura per la Franzoni che prima di rifugiarsi in qualche luogo segreto in vista del processo aveva ribadito la propria innocenza: “Non sono stata io ad uccidere Samuele. Se finissi in carcere sarebbe ingiusto”. Poi l’ultimo pensiero l’aveva rivolto ai figli Davide (13 anni) e Gioiele (5 anni): “Sono preoccupata per i miei figli che sarebbero costretti a crescere lontano dalla loro mamma”.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






logoEV