SEI IN > VIVERE ITALIA > ATTUALITà

Salute: in Italia sempre più uomini anoressici

2' di lettura 10263

anoressia maschile
In Italia gli uomini sono sempre più attenti all’estetica, all’aspetto, all’esteriorità e alla perfezione fisica. La vanità maschile supera ormai quella femminile e rischia di trasformarsi in malattia.

L’anoressia, infatti, sta diventando sempre più una malattia maschile, mentre sta diminuendo tra le ragazze. I pazienti uomini per questa malattia sono in crescita costante poiché rincorrono un corpo da copertina. E per raggiungerlo sono disposti a tutto: ore interminabili di palestra e rinunce alimentari per evitare eccessi calorici nel piatto.

Dunque, sempre più uomini si stanno avvicinando all’anoressia, alla bulimia e all’abbuffate compulsive. Secondo gli ultimi dati relativi alla salute nel nostro paese e nello specifico in ambito psicologico, anche se il disagio rimane maggiormente diffuso tra le donne, negli ultimi cinque anni il numero di uomini colpiti è raddoppiato.

E continua a salire, raggiungendo un picco massimo nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 30 anni, mentre nelle donne ciò che cresce è l’età delle pazienti interessate dal caso: infatti, non sono più soltanto le teenager (15-16 anni) in crisi adolescenziale ma anche le signore che, superata la soglia dei cinquanta anni, riversano sul cibo le loro ansie e delusioni. Oppure cercano di compensare il vuoto che sentono dentro con le abbuffate compulsive.

Pertanto, anoressia e bulimia, spesso connesse tra loro, sono malattie comuni ad entrambi i sessi, pur mantenendo una distinzione sulle cause. Le ragazze risentono soprattutto dell’ambiente familiare e il loro disagio psicologico scatta proprio per una mancanza di equilibrio ed un eccesso di conflittualità in esso.

Invece, per i maschi è solo una questione interiore, un disagio dovuto al loro rapporto con il proprio corpo. E gli esperti hanno spiegato che, a differenza delle donne, gli uomini colpiti da anoressia/bulimia non hanno una piena consapevolezza del problema e, qualora l’hanno, tendono a chiudersi e a non parlarne.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






logoEV