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Roma: primo giorno dei lavori della FAO

Pioggia battente e traffico impazzito: così è iniziata la prima giornata di lavori della FAO. Numerosi gli interventi dei leader internazionali e le polemiche suscitate da partecipazioni non gradite.
Il discorso del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha aperto il vertice: «Non possiamo ignorare come appaia oscurato quel diritto al cibo che fu messo al centro del primo vertice mondiale della Fao sull\'alimentazione».
Numerosi gli interventi che si sono susseguiti. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha affermato che questo \"è piuttosto il tempo delle azioni rispetto a quello delle parole», è necessario «mettere a disposizione risorse concrete».
Benedetto XVI ha inviato un messaggio letto dal segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, nel quale ha ribadito che: «La fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo che, in realtà dispone di livelli di produzione, di risorse e di conoscenze sufficienti per mettere fine a tali drammi e alle loro conseguenze».
Il segretario generale dell\'ONU, Ban Ki-moon, ha affermato che «Occorre agire oggi e agire subito perché la popolazione mondiale nel 2015 arriverà a 7,2 miliardi di persone».
Jacques Diouf, direttore generale della Fao nel suo intervento ha sottolineato: \"Come possiamo spiegare alle persone di buon senso che non è stato possibile reperire 30 miliardi di dollari l\'anno per consentire a 862 milioni di affamati di godere di un fondamentale diritto umano: il diritto al cibo e quindi il diritto alla vita?». Ha anche ricordato che la crescita dei prezzi del cibo porterà alla denutrizione, altri 100 milioni di persone. Circa 850 milioni sono già a rischio fame.
La presenza a Roma del presidente dello Zimbawe Robert Mugabe ha suscitato molte polemiche, soprattutto da parte della Gran Bretagna. Il leader dell\'ex colonia britannica è accusato di essere responsabile, a causa del suo malgoverno, di aver ridotto alla fame circa quattro milioni di suoi cittadini che ora fanno affidamento solo sugli aiuti alimentari degli altri paesi.
Mahmoud Ahmadineajd, presidente dell\'Iran è sembrato sempre più lontano da una qualsiasi forma di dialogo con il resto del mondo.
L\'intervento di Ahmadinejad si è concluso senza applausi. Nel suo intervento di circa un quarto d\'ora ha parlato di \"politiche ingiuste nei rapporti globali\" imposte dalle Nazioni Unite, affermando che \"la svalutazione del dollaro e l\'aumento dei prezzi dell\'energia sono due facce della stessa medaglia\". Si è poi scagliato contro lo Stato ebraico affermando che, come affermano gli analisti, è ormai vicina la sua scomparsa. La comunità ebraica romana ha manifestato in corteo contro la sua presenza a Roma.
Robert Mugabe e Mahmoud Ahmadineajd non sono stati invitati alla cena di gala di Villa Madama.

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