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L\'Irlanda dice no al trattato di Lisbona, UE in crisi

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bandiera europea
Il 53,4% degli elettori irlandesi ha votato \'no\' al referendum di ratifica del Trattato di Lisbona, contro il 46,6% dei \'si\'. Questi i risultati ufficiali della consultazione popolare tenutasi ieri in Irlanda, al termine dello spoglio nelle 43 circoscrizioni.
A bocciare il Trattato di Lisbona sono stati 862.415 irlandesi che hanno votato \'no\', contro i 752.451 che hanno votato \'sì\'. L\'Irlanda è l\'unico Paese dei Ventisette in cui la ratifica del Trattato è stata affidata a una consultazione popolare e proprio l\'esito negativo della consultazione potrebbe portare l\'Ue a un impasse istituzionale, dato che il trattato è già stato ratificato dai parlamenti di 18 Paesi. Una soluzione potrebbe essere l\'applicazione del Trattato di Lisbona con l\'esclusione dell\'Irlanda ma, in questo caso, non è chiaro come il Paese potrebbe rapportarsi agli altri stati membri.

Mentre alcuni governi europei mettono in guardia sui rischi derivanti dal \'no\' irlandese il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, sottolinea la necessità di andare comunque avanti nel processo di ratifica del Trattato Ue.

Posizione assolutamente condivisa dal presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano. \'\'Non si può neppure immaginare di ripartire da zero né si può pensare che la decisione di poco più della metà degli elettori di un Paese possa arrestare l\'indispensabile, ed oramai non più procrastinabile, processo di riforma. L\'iter delle ratifiche dovrà andare avanti. E\' l\'ora di una scelta coraggiosa da parte di quanti vogliono dare coerente sviluppo alla costruzione europea, lasciandone fuori chi, nonostante impegni solennemente sottoscritti, minaccia di bloccarla\'\'.


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