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Francia: nuova fuoriuscita radioattiva nel sud-est

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Seconda fuga di materiale radioattivo da un impianto nucleare in Francia nel giro di pochi giorni: ancora nel sud-est del Paese, e di nuovo in una centrale appartenente al colosso di settore Areva, come già era successo il 7 luglio scorso.

Liquidi di scarto radioattivi secondo le fonti \"senza impatto sull\'ambiente\" sono stati individuati in un impianto nucleare gestito da una filiale del gruppo Areva a Roman sur Isere, nel sud est della Francia, in seguito alla rottura di una canalizzazione.

Un episodio simile era accaduto nella notte tra il 7 e l\'8 luglio scorso durante alcune operazioni di pulitura, in cui trenta metri cubi di una soluzione contenente 12 grammi d\'uranio per litro si erano riversati in due fiumi vicino a Bollene (Vaucluse). Dopo un\'inchiesta interna, Areva aveva ammesso una \"mancanza di coordinamento evidente tra le squadre incaricate dei lavori e quelle responsabili dell\'esplorazione\".

Ieri il ministro dell\'Ambiente francese Jean-Louis Borloo aveva annunciato una vasta serie di controlli per verificare che non si siano verificate fuoriuscite di materiale radioattivo come quella di Tricastin, nel sud-est del paese. In seguito all\'incidente di Tricastin, le autorità hanno proibito la pesca e la balneazione nelle aree colpite, oltre all\'uso dell\'acqua contaminata.