Zimbabwe: firmato l\'accordo tra governo ed opposizione

Annunciata nel fine settimana dai mediatori dell\'Unione Africana (UA) e dell’Onu, l\'intesa prevede due settimane di intensi colloqui, ai quali i negoziatori parteciperebbero a partire da mercoledì in una località sudafricana.
Oltre al presidente Robert Gabriel Mugabe e a Morgan Tsvangirai, capo dell’opposizione, l’accordo sarebbe stato sottoscritto da Arthur Mutambara, dirigente di una fazione minoritaria del Movimento per il cambiamento democratico (Mdc, opposizione).
A margine dell’accordo, i due protagonisti della crisi politica seguita alle elezioni presidenziali hanno riconosciuto l’esigenza di un lavoro comune, che dovrebbe portare alla formazione di un governo di unità nazionale.
A seguire con attenzione gli sviluppi di
Harare sono anche oggi i media sudafricani, che parlano diffusamente di un \"accordo storico\".
In presenza di pochi elementi sull’effettiva portata
dell’intesa, d’altra parte, analisti e osservatori riflettono sulle
dinamiche che l’hanno permessa. Mentre alcune agenzie di stampa
sottolineano il successo personale del mediatore sudafricano Thabo
Mbeki, da sempre contrario alla politica delle sanzioni sostenuta in
primo luogo da Stati Uniti e Inghilterra, altri mezzi di informazione
mettono in luce l’importanza del ruolo negoziale ricoperto negli ultimi
giorni da Onu e Unione Africana. In pochi, però, sembrano considerare
l’accordo una soluzione duratura di per sé.

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