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Immigrazione: dichiarato lo stato d’emergenza nazionale

Il Governo, riunito ieri in un Consiglio dei Ministri ha decretato
lo Stato di emergenza su tutto il territorio nazionale visto “l\'eccezionale afflusso di cittadini
extracomunitari”. Il ministro della difesa
Dopo l’approvazione del pacchetto sicurezza, il Governo continua con la linea dura sull’immigrazione clandestina. Il Consiglio dei ministri ha approvato lo stato d’emergenza nazionale per far fronte al “persistente ed eccezionale afflusso di extracomunitari, al fine di potenziare le attività di contrasto e di gestione del fenomeno”.
Berlusconi, nella conferenza stampa che è seguita alla riunione dei ministri, non ha fatto accenno alla misura eccezionale. Da più parti dall’opposizione sono giunte voci di protesta, ma anche il centro, e l’Udc in particolare non risparmia le sue perplessità al riguardo.
“Gli arrivi, nel primo semestre del 2008, sono triplicati rispetto allo scorso anno, ma se si considera il dato aggregato annuale, siamo nell\'ordine delle 2mila persone in più. Un aumento risibile, soprattutto di fronte al dato che i migranti che giungono dal Canale di Sicilia sono il 10 percento del dato totale”, spiega Gabriele Del Grande, che gestisce Fortress Europe, un sito che monitora dal 1988 le persone morte nel tentativo di entrare in Europa.
Poi continua: “Dei 650mila migranti che hanno fatto domanda per il \'decreto flussi\', che già vivono e lavorano senza documenti in Italia, solo una minima parte è venuta in \'gommone\'. Il problema verrà per il fatto che saranno saturati i centri di permanenza, anche con persone che avrebbero diritto all\'asilo politico o all\'ottenimento dello status di rifugiati”.

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