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Kabul: L\'Onu conferma, sono 90 i civili uccisi nell\'utimo raid

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Un\'inchiesta della missione delle Nazioni Unite in Afghanistan conferma la spaventosa cifra di civili uccisi la settimana scorsa in un bombardamento aereo della coalizione internazionale sotto controllo Usa (Isaf): 90 persone tra cui 60 bambini

La questione delle morti dei civili ha provocato una frattura tra il governo afghano e la Nato, tanto che all\'inizio del mese il presidente Hamid Karzai ha detto che i raid aerei non sono serviti a nulla se non a uccidere civili afghani. Le Nazioni Unite hanno raccolto prove inequivocabili, sul numero di civili uccisi nel bombardamento, ha detto oggi a Kabul Kai Eide, inviato speciale delle Nazioni Unite a capo della commissione d\'inchiesta. Il raid aereo al centro della polemica è avvenuto venerdì scorso nei pressi del villaggio di Azizabad (a circa 120 chilometri da Herat), dove è forte la presenza dei miliziani estremisti. Le forze Usa, che parteggiano il bombardamento in quanto azione legittima contro i talebani, hanno invece fornito un bilancio di 30 militanti e cinque civili uccisi (due donne e tre bambini).


Intanto, mentre Kabul riconsidera d\'intralcio la presenza di truppe straniere sul suo territorio, tra Mosca e Washington - sull\'orlo di una nuova Guerra Fredda a causa del conflitto caucasico - sembrano allentarsi le tensioni almeno sul fronte afgano. La Russia ha infatti annunciato, per bocca del proprio inviato russo presso la Nato Dmitri Rogozin, che al momento non ha intenzione di interrompere la cooperazione Nato-Russia sull\'Afghanistan, come invece ipotizzato dal vicecapo di Stato Maggiore russo Anatoly Ngovitsin. Lo scorso 8 marzo la Nato aveva invitato la Russia a collaborare in una missione di mantenimento della pace in Afghanistan e Mosca in aprile aveva dato il suo ok a un\'intesa con l\'Alleanza che permette il trasporto e il passaggio di veicoli non militari attraverso il territorio russo verso l\'Afghanistan.









di Stella Scarafoni

redazione@viveremarche.it






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