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Venezia: non può entrare nel museo col velo

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Una donna mussulmana, col volto coperto fino agli occhi voleva visitare, con la figlia e il marito, il museo settecentesco di Venezia nel palazzo Cà Rezzonico sul Canal grande. Alle casse ha pagato il biglietto senza alcuna obiezione, ma ai piani superiori un guardiano l\'ha invitata a togliersi il velo oppure ad uscire. E lei è uscita.
Filippo Pedrocco, conservatore del museo, ha preso le distanze dall\'episodio e si é scusato: \"E stata la libera iniziativa di un guardiano, che ha commesso un grave errore prenderemo provvedimenti. Per questioni di sicurezza a Carnevale, per esempio, le persone che entrano mascherate vengono invitate a scoprirsi il volto, ma la regola va interpretata e in questo caso, dice, \"la signora aveva tutto il diritto di visitare il museo\".

Suad Sbai, presidente delle donne marocchine e deputata Pdl ha idee opposte: \"In Italia esiste dal 1975 una legge che vieta di girare con il volto coperto e bene ha fatto quel guardiano a farla rispettare. Ho letto che prenderanno provvedimenti contro il sorvegliante ma ha la mia solidarietà. E\' il responsabile del museo che sbaglia, e che è meno informato. Se una regola vale per le maschere a Carnevale, deve valere sempre. E le regole vanno fatte conoscere\".

Ahmad Gianpiero Vincenzo, presidente degli Intellettuali Musulmani, definisce l\'episodio un \"pasticcio all\'italiana\" e sottoliniea come: \"la religione non impone di coprire il volto - e soprattutto che - potremmo anche metterci d\'accordo sul velo\".


di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto






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