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Milano: scontri tra polizia e centri sociali per l’apertura di un circolo di estrema destra

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Circa 500 persone nel pomeriggio di sabato hanno preso parte ad un presidio antifascista contro l\'apertura della sede dell\'associazione di estrema destra Cuore Nero, alla periferia nord di Milano. Ci sono stati momenti di tensione e qualche scontro tra manifestanti dei centri sociali e polizia.

 

A Milano, in via Pareto, riapre Cuore Nero, circolo di estrema destra che era stato chiuso qualche mese fa a causa di un incendio doloso. Per la legge quel locale è semplicemente un negozio, non un circolo di neofascisti. Contro l’apertura di tale circolo sono scesi in piazza militanti dei centri sociali milanesi, esponenti di Rifondazione, Associazioni partigiane, e semplici residenti della zona.

La scintilla che ha acceso gli animi dei manifestanti è scattata quando un consigliere di zona della Lega Nord, Costante Ranzini, vestito con una camicia nera e un foulard verde, si è avvicinato alla zona della manifestazione. I manifestanti hanno cercato di avvicinarsi all\'uomo sfondando il cordone di polizia a protezione della piazza.

Gli organizzatori della manifestazione puntano il dito contro “il silenzio e l\'indifferenza” dell\'amministrazione comunale, “colpevole di non contrastare l\'apertura della sede del gruppo di estrema destra”.

Il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Luciano Muhlbauer, presente alla manifestazione osserva: “l\' apertura di questo circolo è un atto estremamente grave anche in virtù del fatto che si trova a poche centinaia di metri da un campo rom, e dal centro sociale di Cascina Torchiera”.

Il bilancio della giornata parla di due feriti tra i poliziotti e qualche contuso tra i manifestanti. La programmata conferenza stampa di presentazione del centro neofascista è stata annullata.