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Piano svuota carceri e braccialetto elettronico

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, ospite a Cernobbio del workshop Ambrosetti, torna sul piano del governo per svuotare le carceri, e in particolare sulla possibilità di utilizzare il braccialetto elettronico: “ma solo se c\'è la garanzia che funzioni e che le evasioni siano pari a zero”.
Il piano del governo, così come era stato anticipato da Maroni su Repubblica, prevedeva un alleggerimento delle carceri a fronte dell’allarme del sovraffollamento come ai tempi dell\'indulto: gli stranieri detenuti verranno rispediti nei paesi d\'origine, mentre gli italiani passeranno dalla cella ai domiciliari, ma con un braccialetto elettronico alla caviglia per controllare gli spostamenti.
Domenica il ministro Maroni torna sulla questione del
braccialetto elettronico, esprimendo le sue perplessità riguardo al suo
effettivo funzionamento: “Stiamo
studiando dove ha funzionato e solo se avrò la garanzia che ci saranno evasioni
zero, allora lo adotteremo”.
Il braccialetto comunque non rimane l\'unica strada per decongestionare le
carceri italiane. Il punto fondamentale per Maroni sembra un altro: “Bisogna
fare accordi con quei paesi che hanno un\'alta percentuale di loro cittadini
nelle nostre carceri. E\' la strada che seguiremo e stiamo lavorando affinché
sia applicata”.
Numerose le critiche al progetto. Antonio di Pietro, leader di Idv parla di “ennesima amnistia mascherata”, e continua: “se non si risolve alla radice il problema della giustizia, della sua funzionalità e della certezza della pena, i criminali si sentiranno liberi di delinquere”.

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