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comunicato stampa
Guareschi: intellettuale di destra o sdoganatore dei comunisti?

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A cento anni dalla nascita, l\'Associazione Italia Protagonista ricorda Giovannino Guareschi. Un grande scrittore, un grande giornalista, disegnatore e umorista, ma soprattutto un grande italiano: il «Grande italiano del Mondo piccolo».
Questo, con un gioco di parole ispirato alla sua opera più famosa, il titolo del convegno durante il quale Maurizio Gasparri, Pierluigi Battista, Umberto Croppi, Marcello Veneziani e Marco Ferrazzoli celebreranno – giovedì 23 ottobre alle ore 17,30, presso la Sala delle colonne di Palazzo Marini (via Poli 19, Roma) - il centenario guareschiano.

Scopo dell’incontro, riconoscere la statura di un personaggio molto amato dalla gente comune ma non sufficientemente compreso e apprezzato per il suo grande valore politico e culturale. Guareschi, anzi, è stato spesso, duramente ignorato e discriminato dall’establishment politico e dall’intellettualità nazionale, sia cattolica sia di sinistra, anche di recente.

Durante l’incontro verranno proiettati alcuni rari documenti filmati e presentato il libro «Non solo Don Camillo» di Marco Ferrazzoli, che individua Guareschi come un grande “intellettuale civile”: celebre giornalista del Bertoldo, figura di spicco della “resistenza bianca” nei lager nazisti, fondatore e direttore del Candido, tra i maggiori artefici della vittoria democristiana nelle elezioni del 1948, condannato a 13 mesi di carcere per diffamazione di Einaudi e De Gasperi… E poi, naturalmente, autore dei libri di Don Camillo, venduti e tradotti in milioni di copie, soggetto di film ancor oggi di grande audience.

Ma qual è il vero Guareschi? L’anticipatore del «compromesso storico» e dell’«inciucio» catto-comunista, come molti sostengono? Oppure il giornalista che si autodefiniva esplicitamente «di destra» e «reazionario»? «Come mai – osserva per esempio Maurizio Gasparri, presidente di Italia Protagonista - il più feroce fustigatore del comunismo si vantava di essere riuscito, grazie a Peppone, nel “miracolo di rendere simpatico un comunista”?».