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Napoli: sei arresti per aver abbandonato rifiuti in strada

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Nemmeno 24 ore dopo l\'entrata in vigore del decreto 172 sono iniziati i guai per chi ha continuato a scaricare rifiuti ingombranti e speciali sul marciapiede: sei persone sono state arrestate perché avevano abbandonato illecitamente, su aree pubbliche, materiale di risulta proveniente da lavorazioni industriali ma anche mobili da cucina, bombole di gas, materiale ferroso e mattoni di scarto.
Il primo arresto è avvenuto venerdì sera nel quartiere Pianura: Vitale Varchetta di 32 anni è stato fermato dai carabinieri mentre abbandonava in una zona pubblica mobili da cucina, bombole di gas, scarti ferrosi arrugginito e materiale di risulta di lavori edili, versandoli in un’area non autorizzata.
L’uomo è un rigattiere che raccoglie materiali in disuso, già conosciuto alle forze dell’ordine. Non sapendo dove gettarli li ha lasciati in una strada di Pianura, a ridosso del cimitero vicino ai contenitori dell’immondizia.
Al momento dell’arresto Varchetta si è messo a piangere e ha riferito ai militari di non essere a conoscenza del decreto.

La stretta sui rifiuti è conseguenza della norma prevista dall’articolo 6 del decreto legge 172 approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei ministri. \"Chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo o immette nelle acque superficiali o sotterranee rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, di volume pari ad almeno 0,5 metri cubi e con almeno due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi.
Se l\'abbandono, lo sversamento, il deposito o l’immissione nelle acque superficiali o sotterranee riguarda rifiuti diversi, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da cento euro a seicento euro
\".

Massimo Bruno, legale di Varchetta intende impugnare il decreto e dichiara:\"Appare violato il principio di uguaglianza tra cittadini italiani visto che la norma si applica solo in Campania\". Un giudizio su cui si ritrovano anche due presidenti emeriti della Corte Costituzionale, Valerio Onida e Antonio Baldassarre. Se la questione venisse sollevata dinanzi alla Consulta, la norma — a detta di entrambi — rischia di subire una sonora bocciatura.

Il sottosegretario all’emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, sottolinea come gli arresti rappresentino \"un valido deterrente nei confronti di ulteriori possibili sversamenti illegali\".


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