SEI IN > VIVERE ITALIA > CULTURA

articolo
Papa Benedetto XVI:Senza Cristo non ci sarà un mondo giusto

2' di lettura
2246

Lo ha affermato il Papa all\'udienza generale di mercoledì 12 novembre, in piazza San Pietro. Nella catechesi, dedicata all\'attesa della parusia in san Paolo, il Papa ha lanciato un nuovo appello di pace per il Nord Kivu, il Darfur e tutte le zone del mondo dove regnano ingiustizia e violenza
Benedetto XVI afferma l\'importanza del discorso escatologico (sulla fine del mondo) di san Paolo nelle sue lettere \"Un ulteriore dato dell\'insegnamento paolino riguardo all\'escatologia è quello dell\'universalità della chiamata alla fede, che riunisce Giudei e Gentili, cioè i pagani, come segno e anticipazione della realtà futura, per cui possiamo dire che noi sediamo già nei cieli con Gesù Cristo, ma per mostrare nei secoli futuri la ricchezza della grazia (cfr. Ef 2, 6s): il dopo diventa un prima per rendere evidente lo stato di incipiente realizzazione in cui viviamo.\" Ancora afferma \"Infine, un ultimo punto che forse appare un po\' difficile per noi. San Paolo alla conclusione della sua seconda Lettera ai Corinzi ripete e mette in bocca anche ai Corinzi una preghiera nata nelle prime comunità cristiane dell\'area palestinese: Maranà, thà! che letteralmente significa \"Signore nostro, vieni!\" (16, 22). Era la preghiera della prima cristianità, e anche l\'ultimo libro del Nuovo Testamento, l\'Apocalisse, si chiude con questa preghiera: \"Signore, vieni!\".

Riguardo la fine del mondo dice: \"Certo, non vogliamo che adesso venga la fine del mondo. Ma, d\'altra parte, vogliamo anche che finisca questo mondo ingiusto. Vogliamo anche noi che il mondo sia fondamentalmente cambiato, che incominci la civiltà dell\'amore, che arrivi un mondo di giustizia, di pace, senza violenza, senza fame.\"

Alla fine il Papa conclude con una bellissima invocazione:\"Senza la presenza di Cristo non arriverà mai un mondo realmente giusto e rinnovato. E anche se in un altro modo, totalmente e in profondità, possiamo e dobbiamo dire anche noi, con grande urgenza e nelle circostanze del nostro tempo: Vieni, Signore! Vieni nel tuo modo, nei modi che tu conosci. Vieni dove c\'è ingiustizia e violenza. Vieni nei campi di profughi, nel Darfur, nel Nord Kivu, in tanti parti del mondo. Vieni dove domina la droga. Vieni anche tra quei ricchi che ti hanno dimenticato, che vivono solo per se stessi. Vieni dove tu sei sconosciuto. Vieni nel modo tuo e rinnova il mondo di oggi. Vieni anche nei nostri cuori, vieni e rinnova il nostro vivere, vieni nel nostro cuore perché noi stessi possiamo divenire luce di Dio, presenza tua. In questo senso preghiamo con san Paolo: Maranà, thà! \"Vieni, Signore Gesù!\", e preghiamo perché Cristo sia realmente presente oggi nel nostro mondo e lo rinnovi.\"