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Berlusconi vuole dare regole ad Internet, il web insorge

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Ci risiamo, ancora una volta la mancanza di regole del web torna sotto l\'occhio del ciclone. Questa volta però l\'attacco all\'indipendenza legislativa di internet si fa più serio. Il web spagnolo e italiano è insorto.
Le parole del presidente del consiglio Silvio Berlusconi sono chiare: \"Porteremo sul tavolo una proposta di regolamentazione di internet in tutto il mondo, essendo internet un forum aperto a tutto il mondo. A gennaio sarò per la terza volta presidente del G8, che sarà un G20 e proporrò un regolamento per internet.\" Tutto qui, il premier non è voluto entrare nei dettagli di questa proposta.

Ma la voce del web non si è fatta attendere. Blog, siti, forum e chat in giro per la rete hanno subito iniziato a \"masticare\" la notizia e nel giro di poche ore sono spuntate le prime proteste. Lamentele che hanno addirittura sfondato le barriere nazionali, aspetto abbastanza comune quando si parla di web, arrivando addirittura fino in Spagna. Anche nella vicina penisola iberica infatti la notizia di un regolamento su internet per tutto il mondo ha fatto storcere il naso a più di una persone che, attraverso i commenti al sito \"El pais\", ha condannato l\'idea di Berlusconi.

Ma il premier non ha mollato la presa sottolineando come \"la proposta fatta ha come prospettiva internazionale un\'Italia all\'avanguardia.\" Idea alquanto in controtendenza e subito smentita dai dati Eurostat resi noti ieri, che fotografano il bel paese come fra gli ultimi in Europa per quanto riguarda l\'uso di Internet con un percentuale di connessioni al web addirittura in recessione nell\'ultimo anno, dal 42% al 43%.