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Harold Pinter, Nobel per la Letteratura, si è spento a 78 anni

Furono 45 minuti in scena in quella \"tana\" di luce e ombre, attraversata da parole dal vivo e registrate nel magnetofono (particolare che per gli esegeti beckettiani è pieno di significati: Pinter ad un certo punto della pièce tira fuori un altro registratore, più piccolo. Come se volesse \"registrare\" la voce reale per una memoria futura. Vi ricordate la polemica degli eredi di Beckett sulla riproduzione filologica delle opere dell\'Autore? Lui, Pinter, Autore egli stesso, estimatore di Beckett, ha inserito in scena un altro oggetto, che raddoppia e al tempo stesso cambia, o meglio \"aggiunge\" emblematicità alla performance. E\' il teatro signori! E\' il teatro che tende sempre al cambiamento)
Drammaturgo, sceneggiatore e poeta*, con Beckett c\'era un\'amicizia e sintonia negli anni Sessanta. Ma il teatro di Pinter, straordinario nel unire l\'astrattismo e il realismo, divenne sempre più politico, strumento di denuncia e riflessione al tempo stesso.
Harold Pinter ci lascia il giorno di Natale. Come Chaplin e Strehler. Ma mi sbaglio. H.P. non ci lascia.
Ci sono i suoi testi, le sue pièce le sue poesie...
Massimo Puliani
docente DAMS Università di Bologna - Accademia B.A. di MAcerata
Nella foto: Pinter interpreta Krapp
*Aveva scritto tra l\'altro Il compleanno (1958) Il calapranzi (1960), Il Guardiano (1960). Pur concedendosi lunghe parentesi in radio, si era dedicato al cinema scrivendo nel 1976 la sceneggiatura di Ultimi fuochi di Elia Kazan e, nel 1981, della Donna del tenente francese di Karel Reisz con Jeremy Irons e Meryl Streep, poi candidato all\'Oscar. Dalle sue opere furono tratti i film Festa di compleanno (1968), Ritorno a casa (1973), Tradimenti (1983). Sul grande schermo una delle ultime apparizioni è nel film di John Boorman Il sarto di Panama (2001) accanto a Peirce Brosnan e in Sleuth - Gli insospettabili (2007) di Kenneth Branagh.

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