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Appello del Papa per la fine dell\'offensiva nello Sri Lanka

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Dinnanzi alle notizie drammatiche che giungono dallo Sri Lanka, papa Benedetto XVI ha rivolto un appello per la tutela della popolazione civile.

Al termine dell\'udienza generale di mercoledì scorso, il Papa si è rivolto ai combattenti Tamil, che lottano contro le forze governative per ottenere l\'indipendenza della zona nord del Paese, chiedendo loro che “rispettino il diritto umanitario e la libertà di movimento della popolazione, facciano il possibile per garantire l\'assistenza ai feriti e la sicurezza dei civili e consentano il soddisfacimento delle loro urgenti necessità alimentari e mediche”. Ricordiamo che nei giorni scorsi il vescovo di Jaffna, monsignor Thomas Savundaranayagam, ha convocato veglie di preghiera e un digiuno generale di sei giorni nella Diocesi per chiedere al Governo di fermare l\'offensiva contro il Fronte Tamil per permettere di mettere in salvo la popolazione civile.


Nella zona di Vanni, territorio della Diocesi di Jaffna, sono infatti centinaia di migliaia i civili rimasti intrappolati a causa degli scontri. I fedeli cattolici, sacerdoti e religiose si sono dati il cambio per digiunare davanti alle porte della Cattedrale di St Mary in gruppi di circa 600 persone, chiedendo al Governo di far cessare “l’insopportabile tragedia umana”. All\'iniziativa, secondo quanto riportato dall\'agenzia “AsiaNews”, hanno partecipato fin dal primo momento anche rappresentanti di altre confessioni cristiane e indù, così come membri delle associazioni civili del Paese. Monsignor Savundaranayagam sostiene che questa volta il Presidente “abbia ascoltato le nostre preoccupazioni e sia disposto ad agire”. “Finora, nessuno voleva ascoltarci. Abbiamo deciso di iniziare a pregare e a digiunare con la speranza che il cuore dei responsabili si plachi”, ha spiegato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre.


Secondo la Caritas dello Sri Lanka, circa 250.000 persone sono rimaste intrappolate nella zona di Vanni nel fuoco incrociato tra le forze governative e il Fronte per la Liberazione delle Tigri Tamil (LTTE), senza poter fuggire né ricevere aiuti umanitari. Negli ultimi giorni, riferisce ‘AsiaNews’, sarebbero morti 400 civili e oltre 1.400 sarebbero stati feriti negli scontri armati. Uno degli attacchi avrebbe distrutto l\'ospedale di Puthukkudiyiruppu, uccidendo più di dieci persone. Caritas Sri Lanka, dal canto suo, ha informato della distruzione di una delle sue sedi a Vanni.


da Simone Baroncia
   

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