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L\'Irak ha votato con sorpresa

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cabina elettorale
Per i risultati ufficiali delle elezioni provinciali, svoltesi il 31 gennaio, servirà ancora qualche settimana, ma al momento sembrerebbe profilarsi una netta vittoria della coalizione del premier Nuri al Maliki, che ha fatto di uno Stato centrale forte e di un Iraq unito il tema fondamentale della sua campagna.

Le previsioni sono che il partito di Maliki, al Da’wa, emerga dalle urne come vincitore a Baghdad e a Bassora, le due principali città dell’Iraq, nonché in gran parte del sud a maggioranza sciita. Il maggiore partito sciita, il Consiglio Supremo islamico iracheno (ISCI), finora uno degli attori politici principali del Paese, ha subito gravi perdite in tutte le province di cui ha avuto il controllo negli ultimi quattro anni.


Secondo le informazioni iniziali, la lista di Maliki è arrivata prima a Bassora con il 50 % dei voti. La nostra ha preso il 20%”, ha detto Furat al-Sheraa, il leader locale dell’ISCI all’inviato del giornale The Indipendent Patrick Kokburn. Purtroppo, riporta il sito dell’Osservatorio Iraq, afferma che ancora le donne sono state discriminate.


E\' quanto è emerso da un reportage pubblicato sul sito della Tv al Arabiya. Jumana Malallah, candidata a Karbala nella lista dell’Iraqi National Congress, il partito di Ahmed Chalabi, denuncia: \"Sui manifesti elettorali non ci sono immagini delle candidate, perché gli uomini, che qui hanno il potere, lo hanno impedito\".


Ma comunque il dato è positivo, perché dei 14.431 candidati che si sono presentati alle elezioni provinciali, 3.912 sono state donne.


da Simone Baroncia
   

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