comunicato stampa
Lampedusa: migranti a rischio di rimpatrio illegale

Tutti i migranti detenuti sull\'isola sono infatti a rischio di rimpatrio forzato senza la possibilità di opporsi al rimpatrio nell\'ambito di procedure effettive di controllo giudiziario e con il rischio di un mancato accesso alla procedura d\'asilo. Qualora rimpatriati in assenza di queste garanzie, potrebbero trovarsi a rischio di subire torture e altre gravi violazioni dei diritti umani.
L\'appello mondiale di Amnesty International ricorda al presidente del Consiglio Berlusconi e al ministro dell\'Interno Maroni che \"il diritto internazionale sui diritti umani e sui rifugiati obbliga l\'Italia a permettere a ogni migrante di chiedere asilo attraverso procedure imparziali e soddisfacenti e a garantire protezione contro il rimpatrio in un paese in cui si troverebbe a rischio di subire gravi violazioni dei diritti umani\".
Dallo scorso dicembre, oltre 1000 persone di diverse nazionalità sono sbarcate sull\'isola siciliana di Lampedusa. Secondo dati dell\'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), circa il 75 per cento delle 36.000 persone arrivate in Italia via mare nel 2008 ha presentato domanda d\'asilo. Circa la metà ha ottenuto lo status di rifugiato o è stata comunque protetta dal rimpatrio forzato.
A gennaio il governo ha messo in atto nuove politiche secondo le quali le procedure di identificazione e di asilo vengono svolte mentre i migranti si trovano detenuti sull\'isola di Lampedusa. Questa decisione ha aumentato le già diffuse preoccupazioni relative all\'accesso a procedure corrette e a una rappresentanza legale adeguata.
Secondo una dichiarazione del ministro dell\'Interno del 23 gennaio, circa 1600 migranti, arrivati a Lampedusa nelle due settimane precedenti, erano a quella data detenuti sull\'isola. Almeno 150 migranti risultano essere già stati rimpatriati dal 1° gennaio.
Il 28 gennaio, durante una conferenza stampa, il ministro dell\'Interno ha dichiarato che, in base a un accordo stipulato tra l\'Italia e la Tunisia sul rimpatrio dei migranti irregolari, 500 migranti tunisini sarebbero stati rimpatriati nei due mesi successivi. Il 3 febbraio, inoltre, il ministero dell\'Interno ha annunciato che 120 migranti irregolari sarebbero stati rimpatriati immediatamente in Tunisia.
Il centro di detenzione in cui si trovano i migranti è stato costruito per accogliere 850 persone. Il 23 gennaio, l\'Unhcr ha espresso preoccupazione sulle condizioni di vita nel centro di detenzione e ha chiesto alle autorità italiane di intraprendere tutte le azioni necessarie per affrontare la difficile situazione umanitaria in cui si trovano i detenuti.
Secondo una dichiarazione rilasciata dall\'Unhcr il 9 gennaio, \"ai richiedenti asilo deve essere permesso di sbarcare in un posto sicuro dove possano ricevere informazioni sui loro diritti e avere una reale opportunità di formulare una domanda di asilo che venga valutata in base a una procedura equa. Rimandare indietro i rifugiati in paesi dove non possono ottenere un\'effettiva protezione, potrebbe rappresentare una violazione degli obblighi internazionali presi dagli stati di rispettare il principio del non-refoulement (non respingimento)\".
