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Turismo: Istat, viaggi in Italia e all\'Estero

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L’Istat ha presentato le stime preliminari dei principali aggregati relativi alla domanda di turismo in Italia nel 2008. Le informazioni provengono dall’indagine campionaria ‘Viaggi e vacanze’, condotta trimestralmente a partire dal 1997. L’indagine rileva i viaggi con almeno un pernottamento effettuati dalla popolazione residente in Italia (costituita da cittadini italiani e stranieri che vivono in famiglia).

Nel 2008 i residenti in Italia hanno effettuato 122 milioni e 938 mila viaggi (con pernottamento) a cui sono corrisposte 706 milioni e 650 mila notti. Rispetto al 2007, si registra un aumento del numero di viaggi (+9,4%), a fronte di un minore incremento del numero di pernottamenti (+2,5%). I viaggi di vacanza, che hanno pesato per l’86,9%, hanno mostrato una crescita consistente (+9,9%), dovuta all’aumento delle vacanze brevi (+16,7%), cui si è accompagnato l’incremento del numero di notti trascorse fuori casa in occasione di tali soggiorni (+17%), rafforzando la tendenza ad effettuare sempre più vacanze brevi già osservata nel triennio 2005-2007.


I soggiorni di vacanza lunga (di almeno 4 notti), invece, si sono mantenuti sostanzialmente stabili, così come il relativo numero di pernottamenti. Considerando sia le vacanze brevi, sia le lunghe, la durata media dei soggiorni di vacanza è diminuita, passando da 6,5 notti del 2007 a 6 notti del 2008. I viaggi per motivi di lavoro, che hanno rappresentato il 13,1% dei viaggi, sono rimasti sostanzialmente stabili, così come il relativo numero di notti. Sono in aumento i viaggi effettuati usufruendo dell’ospitalità di parenti o amici (+25%), soprattutto quelli effettuati in occasione di vacanze brevi (+39,5%). Tra i viaggi per i quali è stata effettuata una prenotazione diretta, è aumentata la quota di quelli effettuati prenotando l’alloggio e/o il trasporto tramite internet (+24,5%), soprattutto tra i viaggi di vacanza (+24,8%).


Per quel che riguarda la destinazione, sono aumentati gli spostamenti con destinazioni italiane (+10,4%), che rappresentano l’83,9% dei viaggi complessivi; ciò è dovuto principalmente all’aumento dei viaggi diretti verso l’Italia meridionale (+22,9%), dove sono cresciute sia le vacanze brevi (+43,7%), sia le vacanze lunghe (+20,6%). All’estero, dove si è andati nel 16,1% dei casi, si è registrato un aumento dei viaggi di lavoro (+26,8%) e dei viaggi di vacanza lunga diretti verso i Paesi non appartenenti all’Unione europea.


Nei trimestri centrali dell’anno, tra aprile e settembre, si è osservata una relativa stabilità per tutte le tipologie di spostamenti e per il complesso dei viaggi, che ha invece subito una forte ripresa nell’ultimo trimestre. Tra ottobre e dicembre, infatti, l’aumento del numero di viaggi di vacanza breve (+39,4%) è stato il fattore trainante della crescita del numero di viaggi di vacanza (da 15 milioni e 170 mila vacanze del 2007 a 19 milioni e 383 mila del 2008) e dei viaggi nel loro complesso (+26,6%). Con riferimento alle notti, nel trimestre autunnale la crescita degli spostamenti per vacanza breve ha determinato anche l’aumento dei pernottamenti per questo tipo di viaggi (+37,8%), che sono passati da 18 milioni e 915 mila nel 2007 a 26 milioni e 60 mila nel 2008 e, conseguentemente, un incremento nel numero complessivo dei pernottamenti per vacanza (+23,7%).


In quest’ultimo periodo si è osservato anche un aumento delle notti per i viaggi di lavoro (+40% rispetto al trimestre ottobre-dicembre del 2007), passate da 15 milioni e 502 mila nel 2007 a 21 milioni e 700 mila nel 2008. Nonostante ciò, il numero medio di notti per i viaggi di lavoro nel 2008 ha subito una leggera contrazione rispetto al 2007 (3,9 notti nel 2008, rispetto alle 4,1 notti del 2007), sostanzialmente dovuta alla diminuzione del numero medio di notti per i viaggi di lavoro del trimestre estivo, passati da 5,7 notti nel 2007 a 4,2 notti nel 2008. Nell’ultimo trimestre dell’anno, l’incremento dei pernottamenti per viaggi di lavoro ha concorso, insieme all’aumento dei pernottamenti per vacanza breve, a determinare l’incremento dei pernottamenti complessivi (+27,3%), passati da 69 milioni e 624 mila notti del 2007 a 88 milioni e 622 mila notti del 2008.


La maggiore quota di viaggi dell’anno si è concentrata, come sempre, nei mesi estivi, pur se in misura minore rispetto all’anno precedente (38,5% nel 2008, 41% nel 2007). Anche nel 2008 si è osservata una lieve diminuzione dell’incidenza dei viaggi di vacanza effettuati nel periodo estivo e in particolare di quelli di lunga durata (dal 64,2% nel 2007 al 63,2% nel 2008). In estate (luglio-settembre) il 48,2% dei residenti ha effettuato almeno una vacanza, il 41,3% almeno una vacanza lunga, il 14,3% almeno una vacanza breve (tabella 5); la quota di turisti per vacanza lunga, comunque elevata in questo periodo dell’anno, è stata più contenuta rispetto al 2007 (dal 42% nel 2007 al 41,3% nel 2008).


Nel 2008 si è mantenuta stabile la quota dei viaggi realizzati senza provvedere, prima della partenza, a qualche forma di prenotazione dell’alloggio e/o del trasporto (45,1% nel 2007, 46,7% nel 2008). Per quanto riguarda le vacanze brevi, invece, si è osservato un aumento di quelle effettuate senza alcuna prenotazione (dal 58,8% del 2007 al 60,8% del 2008), con un incremento del 20,6% rispetto all’anno precedente. Rimane pressoché costante la percentuale di viaggi in cui si effettua una prenotazione diretta (circa il 41%). Tra questi, comunque, continua ad aumentare la quota dei viaggi effettuati utilizzando preventivamente internet per prenotare l’alloggio e/o il trasporto: il loro peso, infatti, è passato dal 18,8% del 2007 al 21,4% del 2008. La prenotazione tramite agenzia o tour operator ha riguardato soprattutto i soggiorni di vacanza lunga (17,2%) e di lavoro (10,1%).


Tra le mete estere la Francia è stata ancora una volta il paese più visitato (19,6% dei viaggi all’estero), seguita dalla Spagna (10,2%) e dalla Germania (6,3%). Diversamente dallo scorso anno, tra le maggiori mete turistiche del 2008 si registra il Regno Unito (6,2%) (tabella 12). Gli stessi paesi, tranne la Germania che ha ceduto il posto al Regno Unito, si sono confermati anche mete principali per le vacanze (Francia 20,4%, Spagna 10,5%, Grecia 7,2% e Regno Unito 5,7% delle vacanze all’estero). Per le vacanze brevi la graduatoria vede al primo posto nuovamente la Francia (31,9%), seguita (solo per questa tipologia) dalla Germania (10,7%), dalla Svizzera (8,8%) e dal Regno Unito (8,1%).


Per le vacanze lunghe, oltre alla Francia (17,4%) e al Regno Unito (5%), risultano preferite la Spagna (11,4%) e la Grecia (9%). Per i viaggi di lavoro Francia e Germania sono stati i paesi più frequentati (rispettivamente 15,0% e 10,6%). Fuori dall’Europa, l’Egitto e i Paesi del Maghreb sono state le mete più frequentate (rispettivamente 4,4% e 3,3% dei viaggi all’estero), essendo particolarmente preferite per trascorrere periodi di vacanza (rispettivamente 5,2% e 3,8% delle vacanze), soprattutto di lunga durata (rispettivamente 6,5% e 4,8% delle vacanze lunghe). Gli Stati Uniti (2,9%) e la Cina (2,8%), invece, si sono confermati mete importanti per i viaggi d’affari.


da Simone Baroncia
   

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