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Malattie rare: dopo dieci anni di ricerca, i primi fondi Ue

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Per la prima volta la Commissione Europea metterà a disposizione delle industrie farmaceutiche fondi economici per incentivare i test clinici sui farmaci orfani.

Novità, in tema di malattie rare, arrivano a seguito della quinta conferenza internazionale su malattie rare e farmaci orfani (Icord), che si sta svolgendo in questi giorni all\'Istituto Superiore di Sanità a Roma. Incentivi economici - spiega Jordi Llinares Garcia, amministratore scientifico dell\'Agenzia Europea del Farmaco (Emea)- per i test clinici sui farmaci orfani.


Questa ricerca, in Europa, è già avviata da dieci anni ma la Ue non ha mai finanziato lo studio. Dal \'99 ad oggi, sono stati studiati circa 900 farmaci e ne sono stati immessi sul mercato 50. Dunque, i primi fondi Ue, sottolinea l\'amministratore Emea, \"hanno un grosso peso per lo sviluppo di questi farmaci, per i quali non è importante solo la ricerca di base sui principi attivi ma anche la fase clinica di test sui pazienti\".


Inoltre, la Commissione Europea già nel novembre scorso ha avviato l\'elaborazione di una \'carta mondiale\' sulle malattie rare rivolta al Parlamento, al Consiglio, al Comitato Economico e sociale Europeo e al Comitato delle regioni. Scopo della rete globale sarebbe proprio la maggior trasmissione di informazioni e conoscenze tra gli Stati membri. Questa dovrà coinvolgere anche i Paesi più poveri, così da facilitare le decisioni nazionali sui prezzi e i rimborsi dei farmaci orfani.



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