SEI IN > VIVERE ITALIA > POLITICA
G8 agricoltura: la fame è la priorità
1' di lettura
2229

Il G8 dedicato all\'agricoltura si è chiuso con l\'impegno, come è scritto nella
Dichiarazione finale dei Ministri, ad utilizzare tutti gli strumenti a
disposizione per ridurre gli effetti negativi dell\'attuale crisi
finanziaria sulla povertà e la fame, a rafforzare e incoraggiare una
produzione alimentare sostenibile, aumentare gli investimenti in
agricoltura e nella ricerca.
Tra gli obiettivi che sono venuti fuori degni di nota sono: la lotta alla speculazione, la difesa delle identità produttive nel rispetto del libero mercato e la centralità della produzione agricola nell\'agenda della Politica.
Il ministro alle politiche agricole Luca Zaia dopo tre giorni di intenso lavoro al summit del G8 agricoltura ha dichiarato con soddisfazione: “Una svolta epocale per l’agricoltura con il nuovo tavolo agricolo mondiale, siamo riusciti a mettere intorno al tavolo i grandi del mondo a parlare di agricoltura e questo è il primo grande risultato perché finalmente questo settore primario torna ad avere l’attenzione che gli spetta nel dibattito politico”.
Fra gli impegni contenuti nella Dichiarazione sono da ricordare altri due punti essenziali: evitare la concorrenza sleale, le distorsioni del mercato agricolo, incluse le misure restrittive all\'export, come concordato in ambito G20, e rimuovere gli ostacoli all\'utilizzo sostenibile dei fattori della produzione agricoli
Un occhio di riguardo anche verso le nuove tecnologie, nella dichiarazione si legge che “la produzione di energia rinnovabile da biomasse, deve essere aumentata in modo sostenibile attraverso una combinazione bilanciata delle necessità delle politiche energetiche con la produzione agricola, in modo da fornire una risposta ai nostri fabbisogni energetici, economici, ambientali, agricoli e, allo stesso tempo, non compromettere la sicurezza alimentare”.
Il ministro alle politiche agricole Luca Zaia dopo tre giorni di intenso lavoro al summit del G8 agricoltura ha dichiarato con soddisfazione: “Una svolta epocale per l’agricoltura con il nuovo tavolo agricolo mondiale, siamo riusciti a mettere intorno al tavolo i grandi del mondo a parlare di agricoltura e questo è il primo grande risultato perché finalmente questo settore primario torna ad avere l’attenzione che gli spetta nel dibattito politico”.
Fra gli impegni contenuti nella Dichiarazione sono da ricordare altri due punti essenziali: evitare la concorrenza sleale, le distorsioni del mercato agricolo, incluse le misure restrittive all\'export, come concordato in ambito G20, e rimuovere gli ostacoli all\'utilizzo sostenibile dei fattori della produzione agricoli
Un occhio di riguardo anche verso le nuove tecnologie, nella dichiarazione si legge che “la produzione di energia rinnovabile da biomasse, deve essere aumentata in modo sostenibile attraverso una combinazione bilanciata delle necessità delle politiche energetiche con la produzione agricola, in modo da fornire una risposta ai nostri fabbisogni energetici, economici, ambientali, agricoli e, allo stesso tempo, non compromettere la sicurezza alimentare”.
