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Sri Lanka: combattimenti nel nord, è emergenza umanitaria

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\"Stiamo assistendo a intensi combattimenti in un’area piccolissima affollata di civili che vi avevano trovato rifugio, la situazione non può essere definita in altro modo se non catastrofica\".

Il direttore delle operazioni del Comitato internazionale della Croce rossa (Icrc), Pierre Krahenbuhl, ha confermato in una nota l’intensità dei combattimenti nel nord dello Sri Lanka e ha chiesto ai belligeranti di interrompere qualunque azione possa mettere ulteriormente a rischio la vita dei civili.

La preoccupazione maggiore espressa dal dirigente dell’Icrc riguarda le donne, i bambini e gli anziani, più esposti degli altri alle violenze della guerra; l’organizzazione che ha sede a Ginevra ha anche ricordato alle parti in conflitto il loro obbligo a rispettare le convenzioni internazionali in materia umanitaria.

Per Krahenbuhl sono già diverse centinaia le vittime e i feriti causati dai combattimenti: “Nella situazione che si è creata – ha detto – ci preoccupa l’uso indiscriminato dell’artiglieria e l’impatto che queste armi possono avere sui civili”.

Attraverso un loro sito di informazione, sono state intanto le ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte) ad accusare l’esercito di massacri contro la popolazione nel corso dell’avanzata verso le ultime roccaforti in mano alla ribellione. L’esercito ha da parte sua sostenuto essere ormai poche centinaia i civili rimasti nell’area, mentre il presidente Rajapaksa ha respinto l’ipotesi di un cessate-il-fuoco o di una tregua.



da Misna
www.misna.org





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