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Il Corpo Forestale dello Stato tutela il patrimonio idrico

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acqua
Il 22 aprile 2009 il Corpo Forestale dello Stato ha celebrato la Giornata mondiale della Terra con una serie di attività che hanno avuto come tema conduttore l’Acqua. La tutela delle acque interne e del mare nonché la conservazione della biodiversità sono stati gli argomenti al centro della manifestazione.

L’acqua strettamente collegata agli ecosistemi fluviali, è una risorsa decisiva per la sopravvivenza e la qualità dello sviluppo di ogni società e proprio la disponibilità idrica è uno dei maggiori problemi del ventunesimo secolo. Per questo la tutela delle risorse idriche è una delle priorità del Corpo forestale dello Stato. “Una sola terra, una sola acqua” è stato lo slogan di quest’anno con cui il Corpo Forestale ha ricordato la Giornata presentando i dati dell’attività svolta a tutela del patrimonio idrico del nostro Paese. Sono stati 43.495 i controlli sul territorio effettuati nel 2008, in media 119 al giorno; 17.492 le persone controllate. Questi i numeri dell’impegno del Corpo forestale dello Stato nella tutela delle risorse idriche, comprendenti quattro tipologie di attività: polizia fluviale, prelievi idrici, abusivi e captazioni illecite, inquinamenti e pesca illegale.


Un’azione attenta e approfondita che ha permesso di identificare e denunciare nell’ultimo anno ben 374 “crimini fluviali”, che hanno portato alla denuncia di oltre 400 persone e all’esecuzione di 79 sequestri penali e 114 sequestri amministrativi. Il primato negativo degli illeciti fluviali rilevati va al Lazio, ove sono stati riscontrati ben 86 reati. A seguire nella classifica delle regioni italiane con maggiori illeciti contro il patrimonio idrico c’è la Calabria con 52 reati, seguita dalla Campania con 40, dalla Toscana con 29 e dalla Lombardia con 28. Tra le regioni d’Italia più virtuose spiccano, invece, le Marche con 5 reati, la Liguria e il Molise con 6. Ridotti i comportamenti illeciti anche in Basilicata con 10 reati e in Puglia con 13. Le persone sanzionate sul piano amministrativo sono state invece 1.282, mentre l’importo complessivo notificato è di oltre un milione di euro.


Per combattere in modo sempre più adeguato tali reati, il Corpo forestale dello Stato ha istituito un’unità per le indagini scientifiche sui reati ambientali, supporto tecnico scientifico alle attività di polizia ambientale, mediante l’utilizzo di Laboratori mobili, a bordo dei quali è possibile effettuare analisi di laboratorio sulle acque. Controlli ed indagini fondamentali per contrastare e prevenire il furto di ghiaia e inerti dai fiumi, la captazione delle acque, l’abusivismo, lo sversamento di sostanze tossiche, la mancata depurazione degli scarichi, il bracconaggio e la pesca illegale. Il Corpo forestale dello Stato, soprattutto negli ultimi anni, anche per via dello stato di emergenza connesso alla mancanza d’acqua in alcuni grandi bacini del Nord Italia, ha intensificato controlli e verifiche sul corretto utilizzo delle fonti idriche.



da Simone Baroncia





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