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America: i primi cento giorni di Obama alla Casa Bianca

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I numeri sono dalla sua parte.  Il 68 per cento degli americani è con Obama, stando al New York Times-Cbs. Bisogna tornare indietro ai tempi di Jhon Fitzgerard Kennedy per trovare un presidente più popolare allo scoccare dei suoi primi cento giorni.

La luna di miele tra l\'America e Barack Obama, dopo il trionfo elettorale del 4 novembre scorso, non è stata messa in crisi. I sondaggi indicano, però, che Obama è più popolare nelle sue idee e nelle scelte politiche della sua amministrazione.

Dalla firma sulla legge intitolata a Lilly Ledbetter sulla parità salariale uomo donna, il presidente Usa ha abituato l’opinione pubblica americana a corrergli dietro. Persino troppo.

Un piano di salvataggio per l’economia da 787 miliardi di dollari, una legge che estende l’assistenza sanitaria gratuita ai bambini, il via libera alla ricerca sulle cellule staminali embrionali e il finanziamento delle ong che ammettono l’aborto nella pianificazione familiare.

La green economy promessa da Obama non si vede ancora ma è uno stanziamento da 23 miliardi di dollari per le energie rinnovabili, 150 per il risparmio energetico e il 3% del Pil destinato alla ricerca.

Come promesso ha annunciato il ritiro dall’Iraq, entro il 2011, e il rafforzamento delle truppe in Afghanistan, più 17.000 unità. Aveva detto che avrebbe incontrato il presidente iraniano e non lo ha ancora fatto, ma ha spedito un video messaggio e la sua mano tesa resta lì, in attesa di sviluppi.

Obama festeggerà i suoi primi cento giorni con una diretta televisiva in prime time, alle 8 della sera; una conferenza stampa dallo Studio Ovale, mandata in diretta da tutti i grandi network: a parte la Fox.


di Giulia Angeletti
redazione@viveresenigallia.it





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