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“Angeli e demoni”: il Vaticano non concede i permessi per le riprese

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Per \"Angeli e demoni\" è polemica con il Vaticano sui permessi negati al film per girare nei luoghi sacri di Roma. Una polemica sollevata oggi con toni diversi dal regista Ron Howard, da Dan Brown, autore del romanzo omonimo da cui è tratto il film, e, in tono più scherzoso, dal protagonista Tom Hanks.


L\'anteprima mondiale tocca a Roma. In Italia uscirà nelle sale il 13 maggio, con 800 copie; negli Usa, il 15. Per esigenze di sceneggiatura il film è stato trasformato in un sequel del «Codice», anche se nella realtà il libro è precedente al best seller che ha venduto milioni di copie.

Dopo i duri attacchi per il «Codice da Vinci», la produzione si era vista negare i permessi per girare il sequel nei luoghi sacri di Roma. Monsignor Antonio Rosario Mennona, vescovo emerito di Nardò-Gallipoli, ha attaccato «Angeli e Demoni» perchè “costituirebbe un potenziale attentato alla salute e all\'equilibrio psicofisico dei minori”.

Inoltre il portavoce del Vicariato di Roma, Marco Fibbi, aveva accusato la pellicola di contenere “inutili stupidaggini”; e l\'arcivescovo Velasio De Paolis, ministro vaticano dell\'Economia, aveva vietato manifesti e pubblicità del film.

A rispondere è lo stesso Ron Howard, regista del film: “Già per il Codice da Vinci ci fu controversia così anche questa volta non abbiamo chiesto collaborazione al Vaticano. Non sono affatto meravigliato di quello che è successo, ma abbiamo saputo che lo stesso Vaticano avrebbe influenzato altri organismi perchè non ci venissero dati i permessi nella città di Roma”.

Il regista poi continua: \"abbiamo chiesto al clero di assistere alla proiezione del film, cosa che è stata rifiutata: non capisco proprio le critiche da parte di chi non ha neppure visto il film”.


di Giulia Angeletti
redazione@viveresenigallia.it





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