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Il Papa in Giordania, poi tappa in Israele

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Dopo la Giordania, da lunedì 11 maggio Benedetto XVI sarà in Israele. Evento che nelle parole del rabbino David Rosen, presidente del Comitato ebraico internazionale per le relazioni interreligiose: “rappresenta un grande progresso nei rapporti tra cattolici ed ebrei”.


Benedetto XVI ha dedicato alla Giordania i primi tre giorni del suo viaggio. Nei precedenti viaggi papali la sosta in questo regno musulmano era stata fuggevole, e così i riferimenti all\'islam. Questa volta invece il rapporto con l’islam è stato visibilmente al centro della prima parte del viaggio.


Molto forte l’ultimo messaggio del pontefice: “Fedeli alle promesse e agli impegni che derivano dal battesimo, nel Medio Oriente, segnato da tragica sofferenza, da anni di violenza e di questioni irrisolte, i cristiani sono chiamati a offrire il loro contributo, ispirato dall’esempio di Gesù, di riconciliazione e pace con il perdono e la generosità”.

In un bilancio della visita papale, padre Lombardi dice che: “in questi tre giorni abbiamo visto raggiunti gli obiettivi principali: l’incontro papa con popolo giordano, lo Stato e le sue autorità e abbiamo commentato che è stato un incontro molto cordiale e positivo. Come pastore della Chiesa cattolica ha potuto incontrare anche i fedeli della sua comunità, vivere nella preghiera in momenti importanti e incoraggiarli nei loro impegni”.

Aggiunge inoltre, “il dialogo con il mondo musulmano ha fatto nuovi passi avanti, ci sono stati gesti di amicizia e anche discorsi di grande contenuto”. “La mia osservazione conclusiva è che tutti nel seguito del Papa manifestano il loro apprezzamento, perchè questa tappa in Giordania è stato molto bene che fosse la prima tappa e lo ha fatto iniziare sotto i migliori auspici”.

Nonostante i riferimenti all’islam, l\'impronta complessiva che Benedetto XVI ha dato fin dall\'inizio al suo viaggio è stata quella del pellegrinaggio cristiano, attentissimo alle radici ebraiche. In Giordania, ha cominciato salendo sul Monte Nebo e da lì, come Mosé, guardando alla Terra Promessa.


di Giulia Angeletti
redazione@viveresenigallia.it





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