SEI IN > VIVERE ITALIA > POLITICA
articolo
Caso Mills. Opposizione: Berlusconi rinunci al lodo Alfano
2' di lettura
2173

L\'opposizione è subito andata all\'attacco del Cavaliere dopo le motivazione della condanna dell\'avvocato Mills, che secondo i giudici di Milano avrebbe mentito per salvare Berlusconi. Ma quest\'ultimo non può essere processato perchè protetto dal lodo Alfano.
Chiare le parole dei giudici del Tribunale di Milano: “Mills ha agito certamente da falso testimone. Da un lato per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l\'impunità dalle accuse o almeno il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute fino a quella data. Dall\'altro lato per perseguire il proprio vantaggio economico”.
Queste le motivazioni della condanna a 4 anni e mezzo decisa il 17 febbraio scorso per David Mills per corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. La posizione del coimputato Berlusconi era stata separata nell\'ottobre scorso in attesa che la Corte Costituzionale decida sulla legittimità del lodo Alfano.
David Mills, scrivono tra l\'altro i magistrati, \"ha realizzato una delle sue più raffinate e criminali attività di riciclaggio nel tentativo di occultare la somma di 600mila dollari\". Secondo l\'accusa, Mills avrebbe ricevuto somme di denaro da Berlusconi per non dire il vero nell\'ambito delle sue testimonianze in due processi celebrati a Milano che vedevano il premier imputato.
Ed è contro il lodo Alfano che si scaglia il leader del Pd Dario Franceschini, il quale chiede che il premier rinunci a quella “tutela”: \"Venga in Parlamento a dire: io rinuncio ai privilegi del lodo Alfano e mi sottopongo a un giudizio come tutti i normali cittadini\".
Simile le parole del capogruppo alla Camera Antonello Soro: “rispettiamo l\'intenzione del premier di riferire alle Camere sulla vicenda, ma nessuna discussione può allontanare l\'ombra che grava sul presidente del Consiglio, un\'ombra di sospetto, di condanna possibile su un uomo che rappresenta tutti gli italiani”.
