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Quarant\'anni fa l\'uomo toccava la Luna.

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L\'Apollo 11 partiva da Cape Canaveral il 16 luglio 1969 e il 20 luglio, alle 22.17 ora italiana, il modulo lunare Eagle, con Neil Armstrong e Buzz Aldrin a bordo, raggiungeva il Mare della Tranquillità, toccando la superficie lunare.
Alle 4.57 del 21 luglio si compiva la prima passeggiata lunare.
Momenti carichi di emozioni, vissuti in diretta da tutto il mondo.

Era l\'estate del 1969 e ad appena un anno dalle contestazioni studentesche e dall\'uscita di \"2001: Odissea nello spazio\", l\'uomo si accingeva a compiere un\'impresa storica che portava con sé il desiderio di un mondo nuovo e di un rinnovato progresso.


Già i sogni di libertà e di un mondo più giusto erano esplosi nell\'anno precedente con la Primavera di Praga e il Maggio francese, e avevano percorso inarrestabili e febbricitanti tutto il \'68, fino a riversarsi ancora più impetuosi in questo \'69 che vide a fine giugno il primo Gay Pride della storia, con la rivolta di Stonewall a New York, e che consacrò con il Premio alla migliore opera prima al Festival di Cannes \"Easy Rider\", film per eccellenza sul desiderio di vivere una vita libera dalle costrizioni borghesi. Di lì a poco si sarebbe tenuto il Festival di Woodstock, a cui parteciparono quasi mezzo milione di giovani per celebrare \"tre giorni di pace e musica\".


In questo fermento, la missione sulla Luna, anche se progettata fondamentalmente per scopi militari e in una rincorsa allo Spazio contro i Russi, avvinceva e lasciava intravedere qualche spiraglio per un mondo migliore, fatto di giustizia e di conquiste da condividere con l\'umanità intera.


A quarant\'anni di distanza, sappiamo che le cose sono andate diversamente e che oggi ci troviamo a fronteggiare una delle più gravi crisi economiche del Dopoguerra che hanno riportato l\'umanità di molti passi indietro, aumentando la fame nel mondo e le ingiustizie sociali e di fatto annichilendo molte delle conquiste in tema di diritti del lavoro, così duramente ottenute in epoche passate. Tutto questo a danno soprattutto delle nuove generazioni - specialmente in Italia - che in una società sempre più liquida e indefinita si trovano a galleggiare di fronte a un mondo che non riconoscono più; come gli astronauti Armstrong e Aldrin che tentano di stabilire un contatto con il nuovo mondo in cui sono stati mandati.


Lo sbarco sulla Luna, in Italia, è stato celebrato in questi giorni con speciali, approfondimenti, gallerie fotografiche e video, più sui quotidiani e sulle loro appendici on line che in televisione, dove l\'anniversario è stato ricordato con brevi servizi ai telegiornali, senza dedicargli alcuno spazio specifico. L\'unica eccezione è stata La7 che ha trasmesso un film sul tema. Per il resto, la televisione italiana ha continuato ad oltranza con la solita programmazione da tv generalista, spesso, purtroppo, piena di spazzatura.


Chi voleva si è potuto consolare con il web e con i vari speciali dedicati al quarantennale dello sbarco sulla Luna.
Il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo che racconta la società e la vita di quell\'anno e un forum in cui i lettori che assistettero all\'evento hanno potuto lasciare un loro ricordo.
Repubblica ha pubblicato un articolo con 100 domande e 100 risposte sulle missioni Apollo.
Il sito internet dell\'Ansa ha dedicato un approfondito speciale all\'evento.
E ovviamente ricordiamo lo speciale che il sito della Nasa ha dedicato alla missione dell\'Apollo 11.

Allunaggio e passeggiata lunare


La diretta della Rai


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