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Roma, nuovo piano nomadi: arriva il numero chiuso

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Il Piano Nomadi predisposto dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, nella sua carica di commissario straordinario per l’emergenza nomadi nel Lazio parla chiaro: ci sarà una drastica riduzione dei campi nomadi legali a Roma, che passeranno dagli attuali cento ai 13 futuri e tetto di presenze limitato a sei mila persone.
Nel documento si parla inoltre della chiusura di 9 campi: i primi 3 saranno Casilino 900, Tor de\' Cenci e la Martora. Inoltre verranno smantellati 80 insediamenti abusivi e realizzati presidi di vigilanza e socio-educativi.

Ai nomadi che avranno l’autorizzazione sarà consegnato un documento di autorizzazione allo stanziamento temporaneo. Saranno altresì avviate le operazioni di bonifica e recupero delle aree interessate dalla chiusura dei campi e completate le operazioni di censimento effettuate dalle forze dell’ordine in collaborazione con gli Uffici del Dipartimento V nei campi non autorizzati.

Pecoraro garantisce che a Roma ci saranno solo seimila nomadi in quanto la città non sarebbe in grado di sostenerne di più. L\'ultimo censimento conta 7.200 presenze in oltre cento campi. Il sindaco della capitale, Gianni Allemanno, è molto soddisfatto del piano, di cui parla nei termini di una vera e proprio rivoluzione copernicana che cancellerà una vergogna europea.

Portare il modello di gestione dei campi nomadi dell\'Italia in Europa. E\' l\'obiettivo annunciato dal ministro dell\'Interno, Roberto Maroni, presentando il nuovo piano di villaggi autorizzati per Roma.