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Strage del Circeo: Gianni Guido di nuovo in libertà

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tribunale
Gianni Guido, uno dei responsabili della strage del Circeo, è tornato in libertà. Ad annunciarlo la scheda del casellario giudiziario che attesta \"fine pena 25 agosto 2009\".

L\'ex ragazzo della borghesia romana, attualmente 53enne, che insieme a Angelo Izzo e Andrea Ghira seviziò e uccise Rosaria Lopez e ridusse in fin di vita Donatella Colasanti in una villa del Circeo la notte del 30 settembre 1975, non ha più l\'obbligo di dimora nella casa dei genitori così come previsto dall\'affidamento ai servizi sociali che il Tribunale sorveglianza gli aveva concesso l\'11 aprile 2008.


Gianni Guido, condannato all\'ergastolo in primo grado e poi, dopo una dichiarazione di pentimento e un risarcimento di 100 milioni di lire alla famiglia Lopez, che all\'epoca rinunciò a costituirsi parte civile, la pena fu ridotta in appello a 30 anni, è l\'unico dei tre massacratori ad avere scontato la pena. Una pena ormai terminata, scontata per circa 20 anni in carcere e per una decina in casa dei genitori, e che ha restituito la libertà a Guido, figlio di un alto dirigente di banca.


Una libertà giunta puntuale, al termine dei 30 anni, nonostante le varie evasioni che avrebbero dovuto costargli una pena maggiore a quella stabilita per la strage del Circeo. Così non è stato poichè tra indulti, benefici penitenziari previsti dalla \'Gozzini\', regime di semilibertà e infine affidamento in prova ai servizi sociali, i giudici del Tribunale di sorveglianza di Roma hanno ritenuto che l\'ex ragazzo della borghesia romana ha fatto un percorso di \"silenzioso pentimento\".


Per gli altri responsabili della strage del Circeo, invece, è andata diversamente. Andrea Ghira, infatti, subito fuggito all\'estero, è morto in Marocco mentre Angelo Izzo è di nuovo in carcere a scontare un altro ergastolo dopo che, nell\'aprile del 2005, rimesso in semilibertà, tornò a seviziare e ad uccidere una donna, Maria Carmela Linciano, e sua figlia Valentina di 14 anni.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






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