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Benedetto XVI la fede è amica dell\'intelligenza

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Solo una fede amica dell\'intelligenza può aiutarci oggi a “dispiegare le ali della speranza”. E\' questo il messaggio lasciato da Benedetto XVI nel visitare domenica pomeriggio Bagnoregio, la città natale di San Bonaventura, che maggiormente ha influenzato la formazione teologica di Joseph Ratzinger. 

Dopo aver visitato la cittadina di Viterbo, il Papa tedesco ha compiuto una breve sosta alla Cattedrale per venerare la reliquia del braccio di san Bonaventura.


Ad accogliere il Papa c\'era una folla entusiasta. Il sindaco di Bagnoregio, Francesco Bigiotti ha detto che una“comunità viva che sa di essere immersa in una corrente di vita che viene da tempi remoti, portando con sé caratteri propri di storia, di cultura, di operosità, di qualità spirituali, morali e civili che la distinguono”.


Nel suo discorso il Papa ha tracciato i tratti salienti della figura di San Bonaventura come instancabile cercatore di Dio, serafico cantore del creato e messaggero di speranza.


Citando quella che fu la sua tesi di abilitazione all’insegnamento, “San Bonaventura e la teologia della storia” (ed. Porziuncola, 2006), il Papa ha sottolineato come “alla sapienza, che fiorisce in santità, Bonaventura orienta ogni passo della sua speculazione e tensione mistica”.

San Bonaventura , ha continuato, è “un percorso di fede impegnativo, nel quale ‘non basta la lettura senza l’unzione, la speculazione senza la devozione, la ricerca senza l’ammirazione, la considerazione senza l’esultanza, l’industria senza la pietà, la scienza senza la carità, l’intelligenza senza l’umiltà, lo studio senza la grazia divina, lo specchio senza la sapienza divinamente ispirata’”.


L’itinerario della mente a Dio’, opera fondamentale di Bonaventura spiega il Papa:“Questo cammino di purificazione coinvolge tutta la persona per arrivare, attraverso Cristo, all’amore trasformante della Trinità”.


A pochi giorni dalla Giornata per la Salvaguardia del Creato, Benedetto XVI è quindi tornato a rilanciare la necessità di riscoprire “la bellezza, il valore del creato, alla luce della bontà e della bellezza divine”.