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Anso: editoria online, necessari gli Stati Generali

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informatica
L’Associazione Nazionale della Stampa Online (ANSO) ribadisce l’urgenza di una riforma del settore, che tenga conto delle realtà editoriali legate alle nuove tecnologie.
L’intervento è avvenuto nel corso del seminario organizzato da Mediacoop a Trento, incontro preparatorio in attesa degli Stati Generali dell’Editoria italiana.

Editoria online, problemi e prospettive. Questo il titolo della seconda giornata del seminario che si è tenuto a Trento il 17 e 18 settembre. Dopo il primo momento
dedicato all’opportunità di indire gli Stati Generali dell’Editoria, per una intera sessione è stato protagonista il mondo dell’editoria online.

Condivisa da ANSO e Mediacoop l’idea di non poter rimandare a lungo il confronto con le realtà diverse che popolano questo settore. Un confronto serio, approfondito e costruttivo.

Il mondo dell’online deve essere coinvolto nel dibattito sulla riforma dell’editoria, sullo stato dell’informazione in Italia e su tutto quello che riguarda il settore editoriale,
nel quale oggi Internet ricopre un ruolo determinante e imprescindibile.

Diversi gli aspetti affrontati: dalla necessità di stabilire criteri univoci per definire cosa sia un quotidiano online all’inesistenza di un fondo che sostenga questo genere di
editoria, dalla richiesta di accedere agli stessi sgravi fiscali della carta stampata – anche l’online svolge un ruolo nel servizio pubblico – alla possibilità di recepire una
quota di fondi destinati alla pubblicità degli enti pubblici.

Sulla responsabilità dell’editore nei confronti dei contenuti pubblicati, ANSO ha voluto porre un accento significativo. Come editori online non ci si può sottrarre ai
doveri che la legge indica, ma non è accettabile avere meno tutela rispetto ai colleghi dell’editoria tradizionale. Il web ha caratteristiche diverse e concede possibilità nuove all’utente-lettore. Soprattutto quelle di interagire e partecipare alla formazione della notizia.

I quotidiani online offrono la possibilità di commentare gli articoli, ma non può essere pensabile che l’editore, e il direttore responsabile della testata online, possano
rispondere in maniera totale e incondizionata dei contenuti prodotti dagli utenti.

Un altro punto decisivo è la qualità dei contenuti, connessa alla tecnologia utilizzata nel produrli e strettamente legata alla pubblicità venduta nell’online. Innalzare gli
standard di ciò che viene pubblicato favorisce l’arrivo di nuovi inserzionisti: la vera sfida sarà quella della crossmedialità e dell’adeguamento ad essa delle forme
pubblicitarie proposte, tenendo presente che i lettori considerano come dato di fatto la gratuità dell’informazione sul web.


da Associazione Nazionale Stampa Online
www.anso.it






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