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Il caso eolico: Flavio Carboni Condannato

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L'inchiesta sugli appalti per l'eolico in Sardegna va avanti: arrestati ieri l'imprenditore Flavio Carboni, il geometra Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino, ex assessore del Comune di Napoli.

I tre sono stati descritti dal Gip di Roma un'associazione a delinquere con scopi volutamente segreti. La rete di conoscenze politiche e nella magistratura garantivano lo sfruttamento delle attività della pubblica amministrazione tra i quali quello presso la Corte Costituzionale per influire sull'esito del lodo Alfano.

Dopo una condanna definitiva a otto anni e sei mesi per la vicenda del fallimento del Banco Ambrosiano e una lunga serie di assoluzioni(tra cui un omicidio), il Gip di Roma ha confermato l'arresto.
L'imprenditore sardo portato ieri a Regina Coeli è di nuovo in carcere. Con lui in manette anche l'imprenditore campano Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi.

I scottanti reati riguardano l'inchiesta sugli impianti eolici da costruire in Sardegna: indagine sull'eolico molto più ampia e già avviata due anni fa. Tra gli altri indagati anche il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini e il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci.

Il gip sostiene che Carboni, Martino e Lombardi hanno tentato di corrompere giudici della Corte costituzionale per influire sull'esito del «lodo Alfano». La legge che prevedeva la sospensione del processo in corso per le alte cariche dello Stato.

A smascherarlo una riunione nella casa romana del coordinatore del Partito delle Libertà Denis verdini, già indagato in precedenza per corruzione e riciclaggio. Oltre a Carboni, Lombardi e Martino, erano presenti anche il senatore del Partito delle Libertà Marcello Dell'Utri e il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, i magistrati Antonio Martone e Arcibaldo Miller.



di Laura Rotoloni
vivere.biz/laurarotoloni






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