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Casini a Berlusconi: ecco come si risolve la crisi

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Roma, Pier Ferdinando Casini auspica di uscire dalla crisi politica attraverso un un esecutivo aperto a tutti i prescelti dal Presidente del Consiglio, la cui scelta è indiscutibile poiché, spiega Casini, "ha vinto lui le elezioni".

Il leader dell'Udc ha lanciato questo appello durante una recente cena da Vespa, dove era anche presente Silvio Berlusconi. Vespa festeggiava i 50 anni di attività giornalistica, ma per Casini è stato il momento opportuno per parlare di politica, di crisi e della possibilità di attuare nuove riforme.

Lo stato necessita di un governo che sia responsabile a livello nazionale, dove tutti i prescelti dal Cavaliere possano contribuire al bene del Bel paese. L'uscita di Casini non è stata ben accolta dalla Lega, la quale non auspica in maniera categorica l'entrata nella maggioranza dell'UDC. Anche lo stesso Vespa ha ribadito alla cena del bisogno di una tregua nazionale. Il Presidente del Consiglio, secondo Vespa, dovrebbe chiedere a tutti i partiti del paese di unirsi per il bene del paese creando non solo una responsabilità più ampia, ma anche una larga intesa governativa che si adoperi per uscire dalla crisi.

Dunque il verdetto sarebbe creare un'unione politica per uscire finalmente e di comune accordo dalla crisi politica che attanaglia l'Italia e che divide le varie fazioni politiche. Anche se esiste la possibilità di perdere il consenso della Lega e dell'Italia dei Valori: partiti spesso contrari a lotte comuni. La fine della legislatura è - sostengono sia Vespa che Casini - ancora lontana e non si può attendere oltre senza ricorrere alle elezioni anticipate.

La necessità di un accordo politico comune nell'ottica di Casini è una cosa che si vuole e si deve fare per riportare il paese alla serenità su tutti gli ambiti e il buon esempio dovrebbe essere dato dalla politica.



di Laura Rotoloni
vivere.biz/laurarotoloni






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