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Si è dimesso Nicola Cosentino, con un comunicato attacca Fini

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nicola cosentino

Un faccia a faccia con Berlusconi e il coordinaltore del Pdl Denis Verdini e poi la decisione: Dimissioni. Ha dato l'addio al sottosegretariato all'economia Nicola Cosentino, accusato di aver fatto dossieraggio nei confronti del governatore Caldoro. Un dietrofront accompagnato da pesantissime critiche nei confronti del Presidente della Camera, Gianfranco Fini.

“Ho deciso di concerto con il presidente Berlusconi di rassegnare le mie dimissioni da sottosegretario per potermi completamente dedicare alla vita del partito, particolarmente in Campania, anche al fine di contrastare tutte quelle manovre interne ed esterne poste in essere per fermare il cambiamento.

Sono assolutamente sereno che la mia totale estraneità non potrà che essere più che comprovata da qualsivoglia indagine. Parimenti proprio per questa intima tranquillità non posso e non voglio esporre il governo di cui mi onoro di far parte e al cui successo ho contribuito di rimanere colpito mediaticamente per tali inconsistenti vicende.”

E poi l'attacco a Fini. Il presidente della Camera infatti aveva in questi ultimi giorni calendarizzato una mozione di sfiducia dell'opposizione nei confronti dell'ex sottosegretario. La goccia che ha fatto traboccare il vaso? " “Il presidente della Camera con solerzia degna di miglior causa, dopo che già per due volte proprio alla Camera dei Deputati analoghe mozioni erano state votate e respinte con larga maggioranza, così come anche una al Senato, ha ritenuto di volerle calendarizzare in tempi brevissimi basandosi quindi soltanto su indimostrate e inconsistenti notizie di stampa.

È risibile che l’onorevole Fini voglia far passare le sue decisioni come se derivassero da una sorta di tensione morale verso la legalità quando si tratta soltanto di un tentativo, anche assai scoperto, di ottenere il potere nel partito tramite Bocchino.
"

Cosentino è il terzo membro del governo Berlusconi che si dimette perché coinvolto in vicende giudiziarie: il 4 maggio si è dimesso il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ed il 5 luglio il ministro Aldo Brancher.



di Riccardo Silvi
vivere.biz/riccardosilvi





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