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Vuole donare il sangue, rifiutato perché gay. Il ministro chiede un parere al Css

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donazione di sangue

Un giovane milanese, già donatore di sangue da otto anni, è stato rifiutato all'ospedale Gaetano Pini di Milano perché dichiaratamente gay. Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha richiesto un parere al Consiglio Superiore di Sanita.

"Le normative europea e nazionale vigenti prevedono l’esclusione permanente dalla donazione di sangue di ‘persone il cui comportamento sessuale le espone ad alto rischio di contrarre gravi malattie infettive trasmissibili con il sangue'" ha dichiarato il ministro.

"L'orientamento sessuale non è a priori un motivo di esclusione dalla donazione di sangue" è la replica Leoluca Orlando (IDV), presidente della Commissione sugli errori sanitari. Altrettanto dura è la replica dell'AVIS, che risponde sul proprio sito web con un intervento del Dott. Pasquale Spagnuolo Responsabile delle Politiche Sanitarie di AVIS Nazionale dal titolo molto esplicito: "L'AVIS non discrimina".

Oggi la legge italiana non vieta le donazioni agli omossessuali, in quanto non li considera categoria a rischio in quanto tali: il rischio è dato dal comportamento di ognuno. Ma molte strutture sanitarie, per eccesso di prudenza nel tutelare coloro che riceveranno il sangue, o semplicemente per ignoranza, continuano ad escludere dalle donazioni gli omosessuali.

Tutto questo accade in piena estate quando, a causa delle vacanze le donazioni diminuiscono fortemente ed in alcune zone d'Italia si assiste ad una vera e prpria emergenza sangue.



di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto






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