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Cina: oltre 700 vittime per piogge torrenziali

Per le piogge torrenziali è salito a 702 vittime e 1.042 dispersi il bilancio del fiume di fango e detriti causato nella provincia di Gansu, la città nel nord-ovest della Cina.
Il mese di agosto verrà sicuramente ricordato per il maltempo diffuso un po’ ovunque e per le calamità naturali che hanno colpito grandi paesi come Russia e Cina. Dopo i vasti incendi che hanno devastato e affumicato la sconfinata nazione ex sovietica, tocca al più grande paese del’estremo Oriente fari i conti con la natura.
Lo smottamento in Cina e' avvenuto nella notte di sabato e domenica, nella prefettura autonoma tibetana di Gannan. Intanto, gli ingegneri cinesi hanno lavorato sosta per drenare un lago creato dagli smottamenti e hanno abbassato il livello delle acque grazie a un'esplosione controllata.
Il disastro sta assumendo sempre più i contorni della catastrofe, cosa peraltro annunciata dal fatto che molti villaggi sono ancora sotto il fango, in alcuni punti alto fino a due metri.
Il nemico da combattere per gli oltre 3000 soccorritori è ancora il fango: un torrente di fango e detriti che copre un'area lunga cinque chilometri, rendendo impossibili i soccorsi.

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