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Alemanno: a Roma presto una tassa sui cortei

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Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo a Cortina InConTra lancia là la sua proposta:  mettere una sorta di tassa sui cortei poiché, secondo lui,  anche chi organizza le manifestazioni deve pagare qualche cosa, non può pagare sempre il comune.

Secondo il sindaco di Roma, i romani pagherebbero un prezzo altissimo a essere capitale: a Roma ci sono piu' di 525 manifestazioni a carattere nazionale in sei mesi, tanto per fare un esempio.

Il sindaco prosegue dicendo che ritiene giusto che nella definizione delle grandi manifestazioni nazionali che si svolgono a Roma ci sia anche il pagamento dei servizi. Durante una manifestazione c'è per esempio l'Ama che deve ripulire le strade e altri servizi che devono essere resi e ribadisce che sia giusto che da chi organizza le manifestazioni vengano pagati i servizi resi.

Contenti della proposta gli esponenti del Popolo della Libertà, polemica invece dal coordinatore del Pd di Roma, Marco Miccoli, che è convinto che l’idea di tassare i cortei è l’ennesimo scivolone da “miopia amministrativa” di Alemanno. Miccioli continua che per evitare i cortei bisognerebbe saper risolvere e farsi carico delle difficoltà che vive una metropoli come Roma.

Più duro il segretario regionale del Lazio della Uil Lazio Luigi Scardaone che parla di “provocazione antidemocratica”. Mentre il segretario generale della Cisl Roma, Mario Bertone, più scherzosamente commenta la proposta di Alemanno come una “boutade ferragostana”.



di Giulia Angeletti
redazione@viveresenigallia.it





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