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Messico: uccisi 25 narcos in uno scontro con i militari

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E' una spirale di violenza quotidiana, quella che avvolge lo stato messicano di Tamaulipas, nel nord ovest del paese, alla frontiera nordamericana con il Texas.  A Monterrey i soldati irrompono in un campo di addestramento dei criminali. A Tampico sequestro lampo di Fernando Azcarraga, ex sindaco della città, legato al proprietario del potente network Televisiva. 

Sono morti almeno 25 narcos nello scontro con l'esercito in un rench vicino a Monterrey. Due soldati sono stati feriti e tre persone che la banda aveva rapito sono state liberate nei pressi di Ciudad Mier, al confine tra lo stato di Tamaulipas e gli Stati Uniti. La sparatoria ha avuto luogo dopo che una ricerca aerea aveva rilevato la presenza di uomini armati all'esterno di un edificio della città.

A Tampico, invece, si sono consumati in poche ore il rapimento e la liberazione dell'imprenditore Fernando Azcarraga, ex sindaco della città e cugino di Emilio Azcarraga Jean, proprietario di Televisa, il più potente network televisivo del Messico e il più importante in lingua spagnola del mondo.

Dieci giorni fa 72 migranti erano stati assassinati dai narcos nello stesso Stato di Tamaulipas e trovati in una fossa comune vicino San Fernando. Giovedì il mezzo frigorifero che trasportava 56 dei 72 cadaveri, per lo più ecuadoriani e brasiliani, è stato coinvolto in un incidente stradale a Città del Messico in cui sono rimaste ferite almeno quattro persone, tra cui una donna incinta.



di Giulia Angeletti
redazione@viveresenigallia.it





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