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Ue: nuove regole sulla vivisezione ed è polemica

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L’Europarlamento ha approvato la nuova direttiva che ha lo scopo di ridurre l’utilizzo degli animali per i test scientifici finalizzati alla ricerca ed in particolare volta a limitare i test considerati più dolorosi per gli stessi animali. La direttiva dovrà essere applicata nei 27 paesi membri entro 2 anni.

Ma le polemiche sulla questione vivisezione insorgono. Il testo originale della direttiva UE è stato in fase finale modificato apportando modifiche che vanno ad eliminare le tutele pattuite sulla bozza che prevedeva di salvaguardare il benessere degli animali.

Il testo attuale che gli europarlamentari si sono trovati di fronte è in realtà più favorevole alle lobby farmaceutiche. L’utilizzo degli animali resta consentito per la ricerca, anche se la direttiva UE chiede ai rispettivi stati membri di ricorrere, se possibile, a sperimenti alternativi come esperimenti in vitro o simulatori del metabolismo umano.

La direttiva proibisce si la sperimentazione sui grandi primati, animali più simili all’uomo, ma in realtà non allarga il divieto a tutte le scimmie (alcune specie sono utili alle case farmaceutiche per la ricerca delle malattie al sistema nervoso) e sopprattuto non tutela i gatti e i cani randagi.

Alcuni europarlamentari italiani si sono rifiutati di firmare la direttiva. Gli appelli a modificare il testo vanno avanti da tempo in Italia sia da parte del governo Berlusconi che dall’opposizione.



di Laura Rotoloni
vivere.biz/laurarotoloni






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