SEI IN > VIVERE ITALIA > CRONANCA

Foggia: terremoto 4,4 scala Richter

2' di lettura 1373

terremoto foggia 17 settembre 2010 INGV

Una scossa di terremoto di 4,4 gradi della scala Richter è stata avvertita a Foggia nel primo pomeriggio di venerdì 17 settembre.

Come riporta l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma, registrato alle 14:20 del 17 settembre, si è verificato ad una profondità di 30 km (all’inizio erano stati indicati 8,3 km), alla periferia a sud-est della città pugliese. Tredici minuti dopo c’è stata una seconda scossa di 2 gradi.


Molta paura tra la popolazione, numerose sono state le persone che si sono riversate per strada. Intasati i centralini delle forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco da parte dei cittadini che chiedevano informazioni. Non sono risultati danni a cose né ci sono persone rimaste ferite.

L’ultima forte scossa di terremoto nell’area del foggiano risale a 62 anni fa. ”Si tratta di un’area a sismicità elevata, dove in passato sono avvenuti terremoti molto forti”, ha detto il funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Antonio Piersanti. L’area dell’epicentro, compresa fra Foggia, Carapelle e Ortanova, rientra nella classe 2 della classificazione sismica del territorio. La scossa maggiore mai registrata, di magnitudo 6, è del 6 dicembre 1875; la seconda in ordine di intensità, di magnitudo 5,6, è avvenuta il 18 agosto 1948 ed è ancora nota come ”il terremoto della Puglia settentrionale”.

Da allora, ha detto ancora Piersanti, ”non si sono più registrati terremoti di intensità maggiore”. L’ultimo degno di nota è stato quello di magnitudo 3,6 del 10 ottobre 2007. La rottura della faglia è avvenuta a circa 30 chilometri di profondità, anche se questo parametro ”è uno dei più difficili da stimare in questo momento”, ha osservato il sismologo. Il meccanismo, ha proseguito, è simile a quello della faglia californiana di Sant’Andrea, con i due lati della faglia che scorrono l’uno sull’altro con un movimento orizzontale. Complessivamente la faglia è orientata perpendicolarmente rispetto agli Appennini: ”per questo il terremoto di oggi è molto diverso da quello dell’Aquila o di Colfiorito”.



di Valeria Bellagamba
redazione@viveresenigallia.it





logoEV